Buongiorno a
tutti!
Spero che le
vacanze siano andate bene ed il rientro dalle ferie, che sono concluse ormai
per la maggior parte delle persone, non sia stato troppo traumatico!
Oggi libro per
bambini, un libro vecchio, edito nel 1995 dunque un libro della mia infanzia.
Premetto che
farò degli accenni alla trama che potrebbero rasentare
lo spoiler, quindi non vi offendete se vi svelerò qualcosa del finale. Il titolo di questa opera è “La grande avventura” e narra il viaggio intrapreso da un gruppo di abitanti di un’isola boscosa che sono alla ricerca dell’acqua della felicità: un’acqua che si crede renda felice chiunque la beva. Il gruppetto si compone di tre gnomi (uno gnomo mago, uno gnomo forzuto e uno gnomo cervellone), una ranocchia, una tartaruga ed una talpa.
lo spoiler, quindi non vi offendete se vi svelerò qualcosa del finale. Il titolo di questa opera è “La grande avventura” e narra il viaggio intrapreso da un gruppo di abitanti di un’isola boscosa che sono alla ricerca dell’acqua della felicità: un’acqua che si crede renda felice chiunque la beva. Il gruppetto si compone di tre gnomi (uno gnomo mago, uno gnomo forzuto e uno gnomo cervellone), una ranocchia, una tartaruga ed una talpa.
La storia di per
sé non è particolare, nel senso che i protagonisti si imbattono in una serie di
difficoltà ed ostacoli che, tramite le caratteristiche tipiche dei singoli
personaggi, si riusciranno a superare.
Quello che ho
trovato di particolarmente interessante è la riconferma di come i libri per
bambini siano tra i migliori, perché riescono a trasmettere dei messaggi
positivi e a parlare di tematiche importanti tramite le metafore. In
particolare in questo libro si affronta il tema della felicità nonché quello
dell’ “eroe casuale”, ovvero quei personaggi anche definiti “antieroi”. Essi
rappresentano tutti noi, che pensiamo di non essere degli eroi perché non ne
possediamo le caratteristiche tipiche, perché siamo fondamentalmente “normali”.
Invece anche le nostre caratteristiche più banali, o che noi consideriamo tali,
potrebbero essere la chiave di volta per risolvere situazioni apparentemente
impossibile. In particolare sottolinea l’importanza del gruppo o comunque
sostiene il motto “L’unione fa la forza”.
Un aspetto che
ho trovato strano è stata la cruenza con cui alcune scene vengono descritte, o
meglio, la morte presente in diversi passaggi del libro. In diversi momenti
infatti si fa accenno alla morte di diversi personaggi che crollano con il
ponte nel burrone, che vengono schiacciate dalle macerie eccetera. Sono legati
a personaggi secondari, ma è la prima volta che mi capita di leggere un libro
indirizzato ad un target così giovane che uccide i personaggi per poi cambiare
argomento e continuare il racconto. Non è sconvolgente perché è un accenno però
mi ha colpita.
Il messaggio
finale, e qui arriva lo spoiler, è che spesso noi andiamo a cercare la
felicità, sprecando energie e tempo per poi scoprire che la felicità si trovava
esattamente al punto di partenza. Perché questo è il messaggio della vita, ci
dedichiamo alla ricerca di qualcosa che ci rende felici e non riusciamo a
vedere cosa ci rende felici veramente. Vuole trasmettere l’importanza delle
piccole cose e che non esiste una formula magica per essere felici.
Una citazione
che ho apprezzato in modo particolare è questa:
“A volte ci si
lascia impressionare dalle apparenze, mentre basterebbe un po’ di coraggio e
fiducia in sé stessi per avere la meglio su ciò che ci fa paura”.
Penso che in
generale questo libro trasmetta dei messaggi importanti con una grande
semplicità ed una grande chiarezza, che è ciò che serve ai bambini quando
leggono. La sincerità spesso fa paura a noi adulti e ci disturba, mentre con i
bambini spesso è la strada migliore perché capiscano la realtà che li circonda.
Consigliato a
tutti, e mi piacerebbe sapere se la parte cruenta del libro, o che io ho
descritto come tale, lo è solo per me, se lo è effettivamente o se lo è anche secondo
voi.
-Pearl
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