Miao a tutti.
Mercoledì è uscito sul blog un post della rubrica
LibriVSFilm, che ha trattato due grandi autori dei classici horror, i più amati
dal pubblico internazionale. Uno dei due autori in particolare mi sento di
decantare oggi a voi popolo di lettori, e sono certo che sarete in accordo con
me sulla supremazia letteraria ed intellettuale di questo scrittore: H.P.
Lovecraft.
Certo anche Poe è un grandissimo autore cui mi piace
rivolgermi nelle solitarie serate autunnali, per deliziarmi di qualche chiacchiera
letteraria con uno scrittore “maledetto”, ma Howard ha una capacità
intellettiva tale da risultare ancora più piacevole. È per questo che adoro
passare con lui Halloween, ogni singolo anno.
Nel caso vi steste chiedendo su quali elementi io stia basando
questa valutazione è chiaro che state così dimostrando la vostra completa
ignoranza sui suoi scritti. Il migliore, quello più vero, autentico e
coraggioso si intitola “Cats and Dogs”, un saggio breve, di una decina di
pagine, che sottolinea la superiorità felina. La motivazione alla base di
questa vera e propria opera è nata da un dibattito avuto al Blue Pencil Club e
dalla lettura di una controversia simile su un altro giornale.
La lotta tra quale sia l’animale migliore, tra cane e gatto,
dura ormai da moltissimo tempo, e voi esseri umani non siete ancora arrivati
alla risoluzione di questo conflitto. Ecco, Voi non ci siete ancora arrivati perché
non siete intelligenti come Lovecraft che invece aveva capito perfettamente la
situazione e aveva parteggiato per i vincitori schiaccianti: i gatti.
Come lui sottolinea in diversi punti di questo saggio emerge
in maniera chiara e lampante come in realtà, i cani che voi tutti elogiate, in
realtà sono di gran lunga inferiori a noi felini. Loro sono dei tappetini per i
loro padroni umani e sarebbero disposti a tutto pur di ricevere da loro una
qualche gratificazione. O meglio, loro vivono esclusivamente per soddisfare i
desideri umani.
Noi gatti, invece, da esseri superiori quali siamo, viviamo
la nostra vita (7 se tutto va bene) soddisfando i nostri desideri, e
dilettandoci con qualche raro essere umano che come l’autore di Horror in
questione apprezza la nostra bellezza, generoso dono che noi felini facciamo a
voi umani, gratuitamente da secoli.
Prego.
La capacità letteraria di questo autore emerge nella sua
pienezza quando descrive noi gatti, e mi piacerebbe lasciarvi qualche
citazione. Io amo la versione inglese, ma vi lascerò anche una traduzione italiana.
Beauty—coolness—aloofness—philosophic
repose—self-sufficiency—untamed mastery—where else can we find these things
incarnated with even half the perfection and completeness that mark their
incarnation in the peerless and softly gliding cat, which performs its
mysterious orbit with the relentless and unobtrusive certainty of a planet in
infinity? – Bellezza – imperturbabilità – distacco – calma filosofica –
autosufficienza – maestia selvaggia – dove altro possiamo trovare queste cose
con anche solo la metà della perfezione e della completezza che segna la loro
incarnazione nel gatto, senza eguali e dai movimenti sinuosi che compie la sua
orbita misteriosa con la sicurezza discreta ed implacabile di un pianeta nell’infinito?
Cats are the runes of
beauty, invincibility, wonder, pride, freedom, coldness, self-sufficiency, and
dainty individuality—the qualities of sensitive, enlightened, mentally developed,
pagan, cynical, poetic, philosophic, dispassionate, reserved, independent,
Nietzschean, unbroken, civilised, master-class men. The dog is
a peasant and the cat is a gentleman. – I gatti sono le rune della bellezza,
invincibilità, meraviglia, orgoglio, libertà, freddezza, autosufficienza e aggraziata
individualità - le qualità degli uomini sensibili,
illuminati, mentalmente sviluppati, atei, cinici, poeti, filosofici, razionali,
riservati, indipendenti, Nietzscheani, integri, civilizzati. Il cane è un
contadino/cafone e il gatto è un gentiluomo.
The dog gives, but
the cat is. – Il cane dà, ma il
gatto è.
The cat is a realist, and
no hypocrite. He takes what pleases him when he wants it, and makes no
promises. He never leads you to expect more from him than he gives, and if you
choose to be stupidly Victorian enough to mistake his purrs and rubbings of
self-satisfaction for marks of transient affection toward you, that is no fault
of his. – Il gatto è un realista,
e non un ipocrita. Lui prende quello che lo soddisfa quando vuole e
non fa promesse. Non ti porta mai ad aspettarti più di quello che ti dà, e se
tu scegli di essere stupidamente vittoriano da scambiare le sue fusa e i suoi
strofinamenti non come autosoddisfazione ma come segno di affetto nei tuoi
confronti, la colpa è tua e non sua.
We own a
dog—he is with us as a slave and inferior because we wish him to be. But
we entertain a cat—he adorns our hearth as a guest,
fellow-lodger, and equal because he wishes to be there. – Noi possediamo un cane – lui è con noi come schiavo
ed inferiore perché lui vuole che sia così. Ma noi
intratteniamo/divertiamo un gatto – lui adorna la nostra terra come ospite, compagno
e pari perché lui desidera essere lì.
Beauty, which is probably the only thing of any basic
significance in all the cosmos, ought to be our chief criterion; and here the
cat excels so brilliantly that all comparisons collapse. –
Bellezza, che è probabilmente l’unica cosa che abbia ancora un significato in
tutto il cosmo, dovrebbe essere il nostro criterio principale; e qui i gatti
eccellono così brillantemente che tutti i paragoni crollano.
Quest’uomo ha capito tutto della vita. Certo, parla poi della
differenza tra gli amanti dei cani e gli amanti dei gatti, rifacendosi anche
alla storia quando i grandi popoli della terra come gli Egizi e i Romani
elogiavano e idolatravano i gatti mentre la preponderanza dei cani come animali
domestici inizia con il cristianesimo e l’arrivo dei primi monaci. Che amano
tutti, quindi anche i cani. Ma sappiate tutti voi che, come dice Lovecraft, l’umanità
non è un merito. Sicuramente non lo è per noi gatti.
Sul compagno che si prende cura di noi felini avrei qualcosa
da dire, nel senso che mi piacerebbe avere come compagna una donna con forti
valori, che ricerca l’estetismo, intelligente e con tutte le doti che si
ritrovano nella prima citazione. Ma non è così nella realtà. Tempo che tutto
ciò al giorno d’oggi abbia a che fare con qualche programma TV, che spinge le
casalinghe disperate ad apprezzare la compagnia dei gatti. Soprattutto quelli
neri, e credo c’entri, nelle loro menti, anche la magia. Ma non mi interessa
indagare finché mi sfameranno.
Quindi amate i gatti e riconoscetene la superiorità. Io vado
a rilassarmi in attesa del mio momento horror di Halloween, quando Howard
passerà e insieme andremo a fare dolcetto o scherzetto per le vie del paese. D’altronde
lui ha detto di avere una predilezione per i gatti neri.
Zucca 🐾
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