Cari lettori, oggi facciamo un bel salto indietro, nella mia
infanzia, precisamente negli anni ’90, perché ripercorriamo una collana di
libri che ho amato leggere in quegli anni, quando ne avevo circa 8/9.
Non so se tra di voi c’è qualcuno della nostra età, o poco
più grande o poco più giovane, che ha
avuto l’opportunità di leggere questi volumi, ma se per caso ci siete e siete
all’ascolto (o alla lettura), fatecelo sapere perché ci piacerebbe sentire
anche le vostre opinioni.
La serie è scritta da K. A. Applegate, che sta per Katherine
Alice Applegate, autrice statunitense che scrive prevalentemente libri di
avventura e fantascienza per ragazzi. La serie di cui ci occupiamo oggi si
intitola “Animorphs” ed è composta da 54 volumi, di cui 2 sono ancora inediti
in Italia. La Mondadori ha scelto di non tradurre e pubblicare questi ultimi
due capitoli perché secondo lei non aggiungevano nulla al finale inserito nel
52esimo libro e nonostante le petizioni non c’è stato modo di smuoverla. Il
fan-base di questa collana è però molto ampio e affezionato e per questo
proprio i fan si sono dedicati alla traduzione dei numeri 53 e 54 e si possono
quindi trovare online. Oltre a questi libri ci sono due serie speciali: i
Megamorphs, volumi che si inseriscono durante il racconto dall’1 al 54, e le
Chronicles, racconti di quanto avvenuto prima degli Animorphs nei pianeti
alieni protagonisti, composte da 4 libri ciascuna. Di tutto ciò, l’autrice ha
scritto di suo pugno i primi 24 volumi, dopodiché si è dedicata da sola ai volumi:
26, 32, 53 e 54 e alle serie Megamorphs e Chronicles. Tutto il resto è stato
scritto insieme a dei ghostwriters da lei conosciuti.
Ma veniamo al sodo: di cosa parlano questi libri?
Parlano di un gruppo di semplici ragazzi, Jake, Rachel,
Tobias, Marco e Cassie, che casualmente un giorno si trovano di fronte ad un
alieno ferito ed in fuga. Questo alieno è un Andalita, una razza lontana nella
galassia, che si trova sul pianeta Terra perché gli Yeerk, altro popolo alieno,
sta cercando di conquistarlo. Essendo lui l’ultimo della sua spedizione dona ai
ragazzi il potere della metamorfosi in modo che essi possano combattere gli
Yeerk in attesa dell’arrivo di nuovi Andaliti che sono già in viaggio, ma
ancora molto lontani. Da qui parte la loro avventura.
Ogni volume è raccontato dal punto di vista di uno dei 5
ragazzi, in prima persona ed è direttamente rivolto al lettore, modalità molto
efficace per coinvolgere i giovani lettori. Io non ho letto tutta la collana,
anche perché non è facile recuperarne i volumi, però ho rispolverato per questa
occasione i primi tre: “L’invasione” raccontato da Jake, “L’ospite” da Rachel e
“L’incontro” da Tobias. Uno degli aspetti che ho apprezzato maggiormente sono i
protagonisti, che sono ragazzi normale, non sono eroi, non sono adoni con
grandi qualità specifiche ma sono semplici adolescenti. In quanto tali dunque
si trovano a fare i conti con quello che un normale adolescente proverebbe:
paura, rifiuto, entusiasmo, impulsività, eccetera. Insomma non sono i
protagonisti degli Young adult che sono nati già “imparati”, come si suol dire.
Jake è un leader naturale, ma anche questo è normale: i giovani formano dei
gruppi e all’interno di essi emerge sempre un leader naturale. Non per questo
però Jake viene descritto come migliore degli altri.
Marco è il suo migliore amico ed è uno sbruffoncello, quello
più reticente a fare effettivamente qualcosa ma per amicizia si accoda sempre,
per non lasciare gli altri soli. Anche in questo caso, nonostante il suo
carattere un po’ più sprezzante o sarcastico, perché ha sempre la battuta
pronta (a volte cattivella) sui suoi amici non risulta antipatico. Questo
perché tale caratteristica non viene esagerata, anzi viene mitigata più volte
anche dal suo background storico.
L’ultimo ragazzo è Tobias, che ha la situazione familiare
peggiore: orfano si divide tra due zii che vivono distanti l’uno dall’altra e
che non sembrano interessati a lui. È il ragazzo preso di mira a scuola,
bullizzato e senza amici.
Anche le due ragazze sono diverse dalle protagoniste più
recenti, sono adolescenti normali ed insieme incarnano la figura femminile
reale: Rachel è bella ma molto “girl power” che non vuole essere ritenuta
inferiore o non abbastanza forte rispetto ai maschi solo perché femmina, mentre
Cassie incarna la parte più emotiva/sensibile e di cura del resto del gruppo.
Posso dire di essere molto contenta di essere cresciuta con questo tipo di
modello e non con i più moderni Young Adult o New Adult.
Lo stile è semplice in quanto il target è molto giovane, al
tempo stesso però è anche ben scritto in termini di descrizione, sia rispetto
ai personaggi sia ai loro rapporti e alle loro emozioni. I momenti di azione,
in cui effettivamente si verifica uno scontro con gli alieni Yeerk non sono
molti, uno per ogni volume e generalmente verso la fine. Essendoci però 54
volumi è anche comprensibile che la trama proceda in modo più lento. Ritengo
comunque che, nonostante la poca azione, riesca a coinvolgere molto il lettore
e quindi a portarlo alla fine della lettura senza annoiare. Trovo inoltre che
si caratterizzi con il giusto equilibrio di emotività e valori che permettono
ai bambini e agli adolescenti di crescere bene, e di diventare così degli
adulti pensanti. Riesce infatti a parlare di tematiche molto importanti, come la
giustizia, le responsabilità e l’amicizia, per dirne un paio.
Ho riletto per l’occasione, come ho già detto, i primi tre.
Avrei voluto leggere anche il quarto ma non sono riuscita a recuperarlo, magari
se ci riesco ve ne riparlerò, probabilmente su Instagram o su Facebook.
Ad ogni modo è consigliatissimo, se avete figli, parenti,
amici tra gli 8 e i 13/14 anni (anche se io li ho apprezzati nuovamente a 28,
quindi in realtà l’età è relativa) prendeteli in considerazione.
Per oggi è tutto!
-Pearl
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