Miao a tutti.
Ecco un altro lunedì in cui dedicare il mio prezioso tempo a
voi.
Non mi sento abbastanza apprezzato visto che non ho visto la
vostra insulsa riconoscenza giungere insieme al corriere nelle ultime
settimane. Io vi rendo partecipi della mia immensa sapienza e di informazioni
preziose di cui mai potreste venire a conoscenza e voi che fate? Nemmeno un
minimo di gratitudine, niente omaggi, niente cibo, non dico salmone ma almeno
dei maledettissimi croccantini. E invece il nulla cosmico, il tempo passa e
nulla cambia.
Non dovreste perdere la vostra vita a temporeggiare, già ne
avete solo una e pure quella è limitata. Non siate taccagni e sganciate
qualcosa.
D’altronde questo non è uno degli argomenti che più vi sta a
cuore? Il tempo che scorre inesorabile portandosi via la vostra unica vita? Di
questo hanno scritto in molti e in molti ancora ci provano, per non parlare
degli artisti, tra cui pittori e musicisti che si sono scervellati per trovare
un po’ di rassicurazione. Per esempio, tra gli autori contemporanei, Høeg nella
sua opera “I quasi adatti” parla del tempo e della sua concezione lineare,
sottolineando la sua capacità di muoversi restando contemporaneamente uno sfondo immobile.
Ma una sopra tutti gli altri è riuscita a dare una
interpretazione di questa idea astratta, il tempo: Virginia Woolf, grande la
Virgy, lei e i suoi sbalzi d’umore sono sempre così imprevedibili che il tempo
passato con lei non è mai banale e noioso. Non fate quelle facce, che vi vedo
un po’ schifati. Lei è la prima a ridere di queste oscillazioni umorali, va
bene? Non mi permetterei di dirlo se non fosse vero. Sono un GentilGatto io.
Lei, Joyce, Svevo e Proust mi invitano alle loro partite a
poker e c’è veramente da rimanere affascinati dai loro discorsi. Il problema è
che tendono a durare un po’ troppo per i miei gusti. Infatti la mia prima vita
la sprecai così, osservando questi quattro scrittori che discutevano del tempo
mentre esso passava e che lo negavano, prolungando la partita e aumentando la
posta in gioco ad ogni anno. Alla fine comunque ho vinto. Avevo il classico
asso nella manica: ho fatto sparire qualche carta e non hanno più potuto
giocare.
Un esempio della scrittura di Virgy dedicata allo scorrere
del tempo è la sua opera “Orlando”, che narra la storia di questo essere umano
che subisce una trasformazione, cambiando sesso e non muore mai, vivendo una
vita, ma allo stesso tempo milioni di vite, in una; arriva a vivere anche i
giorni nostri. La sua concezione del tempo
è non cronologica, ma è da ricercare in ogni persona perché ognuno di
noi ha un suo ritmo di vita e quindi un suo personale tempo interiore ed
esteriore. Lei non me lo ha mai detto, ma io credo fermamente che i molti lutti
che ha vissuto in famiglia e il fatto che molti dei suoi parenti e/o amici fossero
intellettuali abbiano contribuito molto a creare questa sua concezione. Ella ha
poi cercato di esprimerla facendo ciò che più le veniva meglio: ha messo tutto
per iscritto, creando il flusso di coscienza.
Il flusso di coscienza è infatti uno stile di scrittura che
racconta la storia in modo non cronologico, e apparentemente senza filtri o
senza limiti, che parte direttamente dall’intelletto e scorre libero.
L’elemento che caratterizza la vita di Virgy è sicuramente
l’acqua, perché le sue idee e i suoi temi somigliano molto ai flussi della
corrente e ricordano molto la teoria del filosofo greco Talete, secondo cui non
ci si lava mai le mani nella stessa acqua, perché essa scorre sempre. Così
dicendo egli dimostrava la sua idea di tempo. È proprio nell’acqua inoltre che
Virginia ha scelto di mettere un punto alla propria vita.
Ed effettivamente è così, voi avete una vita sola e a volte
non si può scegliere la sua durata. Altre volte qualcuno prende questa
decisione al posto vostro, senza preoccuparsi di chiederne il permesso. Altre
ancora siete voi stessi a scegliere che il vostro personale tempo è giunto al
termine. Il tempo è quindi qualcosa di astratto ed estremamente complesso che è
difficile da spiegare anche per me. Certo potrei provarci, ma non ho la
certezza che capireste effettivamente quanto sto cercando di dire.
Oh, hanno suonato alla porta, forse è il corriere con i
vostri omaggi. Lo spero per voi.
A lunedì
Zucca 🐾
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