Buongiorno.
Marzo è
stato un mese decisamente ricco, sia dal punto di vista degli impegni sia dal
punto di vista dello svago. Purtroppo non altrettanto per quanto riguarda la
lettura perché oltre al lavoro, il tempo libero è stato completamente dedicato
all’organizzazione della festa a sorpresa del 23 marzo.
Dopo il 23 invece c’è
stata la cosiddetta settimana di assestamento in cui tutto torna alla
normalità. Quindi, considerando che sono una persona ossessivo-compulsiva e organizzo
i post in anticipo, ora che siamo ai primi di aprile non ho molto da scrivere.
O meglio vista la scarsità di libri letti non ho recensioni pronte.
E inoltre mi
andava di raccontarvi della festa nello scorso post e dei libri che ho ricevuto
per il mio compleanno oggi!
In totale ho
collezionato un ricco bottino di 12 nuovi libri, ma andiamo in ordine:
“I volti
della menzogna” di Paul Ekman. In realtà ho ancora “Giù la maschera” da
leggere, sempre suo, che mi hanno regalato al compleanno lo scorso anno, ma tra
una cosa è l’altra non sono ancora riuscita a prenderlo in mano. Provvederò
sicuramente il prima possibile. Ho amato lo studio delle emozioni
all’Università e la posizione di Ekman mi ha sempre affascinato, quindi non
vedo l’ora di proseguire con le letture.
“Presagio
triste” di Banana Yoshimoto. Dopo aver letto “Il corpo sa tutto” l’anno scorso
ho scelto un altro suo libro la cui trama mi aveva interessato. Il suo modo di
scrivere è allo stesso tempo orientale ma nemmeno così distante dallo stile a
cui siamo abituati noi occidentali. E quindi mi risulta meno difficoltoso da
leggere rispetto ad altri autori dell’Asia.
“Delitto e
castigo” di Dostoevskij. Un grande classico che ho sempre sognato di leggere ma
che allo stesso tempo mi ha sempre fatto paura, nel senso che tutti lo hanno
sempre descritto come un pacco, il classico pacco polacco di Matteo Fumagalli. Poi
i russi sono noti per essere prolissi e solitamente non è proprio il mio
genere. Ma sono molto curiosa di scoprire la trama, e anche, lo ammetto, di
poter dire di averlo letto.
“Il principe
della nebbia” di Carlos Ruiz Zafon. Lui è un autore che mi hanno consigliato in
molti, e ho trovato questo titolo in una libreria, ho letto la trama e mi ha
stimolato molto la fantasia, così ho deciso di inserirlo nella wishlist.
“L’ultimo
riga delle favole” di Massimo Gramellini. Non era nella mia wishlist quindi in
realtà non so nemmeno di cosa parla. Lo scoprirò una volta letto, immagino.
“L’Uomo che
scambio sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks. Parla di una serie di
avvenimenti raccontati da un neurologo e vissuti e visti durante la sua
carriera lavorativa. Lo trovo interessante dal punto di vista personale e
professionale e sono curiosa di leggerlo da quando ne ho sentito parlare
all’università. Insomma, sono in ritardo ma non mi scordo dei miei propositi,
nemmeno di quelli vecchi.
“The hate
you give – il coraggio della verità” di Angie Thomas. È uno young adult che mi
ricordo di aver visto in libreria diverso tempi fa, quando era appena uscito, e
ricordo che la trama mi aveva incuriosito. Finalmente un libro per ragazzi che
non parla d’amore, di belli e tenebrosi ragazzi e di sindrome da crocerossine.
Beh diciamo che questo non lo posso ancora affermare con sicurezza visto che non
l’ho ancora letto, però almeno non mi ha dato quell’impressione. Era anche
nella wishlist dello scorso anno quindi posso stare certa che nella prossima
non ci sarà più.
“Profiler”
di Massimo Picozzi. Il profiling mi ha sempre interessato, come mi hanno
interessato all’Università la psicologia della personalità e l’approccio
cognitivo comportamentale. Ho altri libri che parlano di questo, ne ho letti
anche in inglese visto che in italiano la letteratura non è proprio così ricca.
Vi saprò dire come è.
“La distanza
tra le stelle” di Lily Brooks-Dalton. Altro titolo che era nella wishlist
dell’anno scorso e che parla di solitudine, un argomento che sento
particolarmente vicino a me: sono una persona introversa e anche molto
solitaria, ma mi piace stare sola. Chissà che questo libro non mi racconti una
solitudine diversa da quella che sono abituata a vivere io.
“1990” di
Nick Yates. Questo non è un romanzo, ma un libro di immagini fotografiche e
didascalie annesse che raccontano gli anni ’90, dall’inizio alla fine,
rappresentando gli eventi che hanno segnato quel decennio. È suddiviso in
capitoli, ma forse sarebbe meglio dire che è diviso per argomenti, come ad
esempio i conflitti, la musica eccetera.
“Dovremmo
tutti essere femministi” ebbene sì, un minuscolo libricino dal prezzo
esorbitante, nel senso che €9,00 per 30 pagine mi sembra eccessivo. Di contro
capisco e supporto la causa ma noi poveri siamo sempre un po’ indietro rispetto
agli altri. Non vedo l’ora di leggerlo, anche perché tanto non credo ci vorrà
molto, però non so se ne farò una recensione, perché ne ha già parlato Liù in
un post della rubrica “Cara Emmeline”. Quindi a meno che io non abbia
riflessioni
fondamentali da aggiungere, resterà tutto così.
“Mio
fratello rincorre i dinosauri” di Giacomo Mazzariol. La storia dell’autore e di
come è entrato in contatto con suo fratello, un supereroe con un cromosoma in
più. Da questo libro mi aspetto un po’ di commozione, umanità tenerezza ma
anche qualche insegnamento. La disabilità è qualcosa con cui non siamo abituati
ad avere a che fare, ma è importante invece conoscerla.
Questi sono
tutti i libri che ho ricevuto quest’anno per il mio compleanno. Nuove letture
da fare e tanti amici e parenti da ringraziare!!!
A presto!!
-Pearl
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