Buongiorno a
tutti.
Oggi niente
libri da recensire, ci dedicheremo invece a raccontarvi il nostro travaglio
durato 3 mesi che ci ha condotto sofferenti e stanchi morti ad una festa a sorpresa.
Non una festa qualunque, perché una certa attinenza con i blog e con i libri ci
deve essere sempre, infatti il tema di questa festa è Harry Potter.
Non vi preoccupate, tutto quello che
leggerete al riguardo non è completamente frutto della nostra fantasia, o
meglio, gli addobbi non lo sono mentre la trama e il filo rosso che conduce il
festeggiato dal punto A al punto B sì. Le idee le abbiamo prese da video visti
su youtube, altre feste, blog eccetera.
Forse ve lo
starete chiedendo, o forse no, ma chi sarà il bambino fortunato che ha ricevuto
una festa con annessa caccia al tesoro, o caccia agli Horcrux?
Il fidanzato
di Pearl, che ha festeggiato i suoi 30 anni con una caccia al tesoro
mascherata.
L’idea è
nata ancora nel periodo di Natale, spudoratamente copiata da una festa a
sorpresa costruita dal fratello di Pearl per la fidanzata quando ha compiuto 18
anni. In quel caso era stata idea ta una storia gialla, un mistero da risolvere
con l’ausilio di bigliettini e il lavoro di squadra. Inizialmente infatti
pensavamo di fargli risolvere un mistero, ma poi si è accesa una lampadina: e
se il tema non fosse il giallo ma il fantasy? Così è sorto spontaneo nella
nostra mente un nome, una vera ossessione per il festeggiato Harry Potter.
Vi lascio scritto
l’incipit che anche lui ha letto il giorno della festa:
“I Mangiamorte dopo un lungo periodo
di silenzio sono tornati a muoversi. Infatti silenziosamente si sono
riorganizzati e sono partiti alla ricerca di un modo per riportare al potere
proprio lui, Colui-che-non-deve-essere-nominato.
Si dice che gli Horcrux non siano
andati veramente distrutti: Harry Potter infatti non è morto e porta ancora su
di sè i segni della magia di Lord Voldemort. La cicatrice è ancora in vista ed è
tornata a fare male, dunque, in qualche modo, anche gli altri sei Horcrux sono
tornati alle loro sembianze. Nessuno sa però dove siano.”
Con questa
premessa è dovuto partire per le 6 tappe previste (perché il primo Horcrux era
nella prima tappa) con due cari amici. Nelle tappe ha incontrato altri amici,
travestiti più o meno come alcuni personaggi dei libri: nella prima tappa
Hermione e Harry, nella seconda Hagrid e Neville, nella terza la professoressa
McGranitt (sì noi usiamo i nomi vecchi perché hanno senso e ci siamo
affezionati), nella quarta Ginny Weasley, nella quinta Newt Scamander (che è un
po’ un outsider ma lo abbiamo preferito a Cedric Diggory), nella sesta Draco
Malfoy ed infine Luna Lovegood.
Ognuno di
loro lo ha sottoposto ad una prova o ad un indovinello. Superato l’ostacolo gli
veniva fornito una strofa in rima che gli indicare quale fosse l’Horcrux
successivo è dove poteva trovarlo. Il giro alla fine è durato un paio d’ore e,
per la tappa finale era stata noleggiata una stanza decorata ad hoc per
l’occasione. C’erano candele volanti, lettere di Hogwarts, cioccorane e bocconi
d’oro, pozioni da bere, uova di drago e
ci sarebbe potuta essere molta più roba se Pearl non si fosse dimenticata la
metà delle cose ideate inizialmente e se avesse avuto più tempo. Quello che non
è stato fatto ve lo racconterò alla fine del post.
Alla fine
del percorso ha dovuto attraversare il famosissimo muro del binario 9 e ¾ per ottenere
la sua ricompensa ovvero essere ammesso
e studiare ad Hogwarts. Cena, consegna dei regali, torta e caffè. Insomma una
serata abbastanza tranquilla, in 25 persone, tra amici vari, suoi e in comune.
Le candele
della sala comune le abbiamo create con i rotoli finiti di carta igienica, la
colla a caldo per creare la cera che cola, ed il tutto è stato poi tinto di
bianco con lo spray acrilico. Per fare invece la fiammella, onde evitare di
dare fuoco a tutta la stanza, abbiamo optato per delle candeline a batteria,
tipo quelle che si mettono nei cimiteri, ma detta così effettivamente suona
male. Piccoli lumini che simulano anche il movimento della fiamma. Per farli
stare all’interno del rotolo abbiamo sapientemente, o poveramente, questi sono
punti di vista, usato ago e filo bianco, creando una rete che permettesse di
mantenere l’oggetto in alto.
Le lettere
sono state stampate e piegate, semplicemente. Tutto ciò è stato poi appeso con
del filo da pesca.
Il muro di
mattoni era un semplice lenzuolo su cui sono stati disegnati con l’ausilio di
una spugna e tanto, tanto colore, i vari mattoni.
Le
cioccorane sono state create con un apposito stampo, sciogliendo del cioccolato
e facendolo riaddensare nella forma giusta. Insieme allo stampo c’erano 8 fogli
di cartone da tagliare e piegare in modo da creare la scatola, ma già ne
avevamo stampati 20 di quelli che avevamo trovato direttamente su Google. Hanno
comunque fatto la loro figura!
I boccini d’oro
erano dei semplici Ferrero Rocher con le alette bianche e le uova di
Dorsorugoso erano uova di cioccolato di quelle che si trovano soprattutto nel
periodo pasquale.
Dei
travestimenti per i vari personaggi abbiamo fatto un po’ da autodidatti, quello
che si trovava, e ognuno ha pensato al suo, senza troppa organizzazione, ma
degna di nota è sicuramente la valigia di Newt Scamander.
Delle idee
che invece non siamo riusciti a realizzare ci sono: il pensatoio, ovvero una
bevanda blu, con dentro il ghiaccio secco che crea l’effetto fumo e una lampada
sotto la brocca per renderlo luminoso. Alla fine il ghiaccio secco era
difficile da reperire ed era abbastanza instabile, nel senso che è pur sempre
anidride carbonica allo stato solido e sono pericolose da maneggiare e da inalare.
I giochi
come il quidditch pong che consiste nel classico beer pong con l’aggiunta dei
tre anelli tipici dello sport magico in centro al tavolo; se la pallina entra
nel cerchio e poi nel bicchiere l’avversario deve bere, altrimenti i battitore
della squadra avversaria possono intercettare e deviare il tiro. Oppure la
lotta ai dissennatori, ovvero dei palloncini neri da far scoppiare con le
freccette che vanno lanciate al grido di Expecto Patronum.
Ci sarebbe
inoltre piaciuto portare il computer con le casse per far partire la colonna
sonora di Harry Potter, il tema di Hedwige ma ovviamente la memoria non è il
nostro punto forte e quindi ci siamo arrangiati con il cellulare. L’intenzione
c’era, ma il festeggiato e coloro che erano con lui dietro il muro del binario
9 e ¾ non hanno sentito nulla. Ci accontentiamo.
Tra l’altro
adesso, mentre sto scrivendo questo post, alla conclusione, mi sono accorta di
aver parlato di me stessa in terza persona per tutto il tempo. Ecco a cosa
portano tre mesi di organizzazione, di segreti, di complotti e ansie:
all’esaurimento nervoso e alla follia.
Ma fingiamo
che sia tutto a posto.
Vi lascio
qualche foto per farvi un’idea e se farete una festa a tema taggateci, mostrateci
il vostro talento che è sicuramente superiore al nostro e ispirateci per un
eventuale altra festa, che questa volta organizzerà Liù perché io ho già dato.
Buon weekend
a tutti!
-Pearl
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