Miao a
tutti.
Nelle mie
riflessioni quotidiane, oggi mi sono imbattuto in un tema abbastanza spinoso
che ha avuto origine da una esperienza di pochi giorni fa. Stavo sul balcone di
casa mia e mi stavo tranquillamente ed accuratamente lavando, quando sollevando
lo sguardo ho notato che dal balcone di fronte un ragazzetto biondo, con il
pallone sotto braccio, mi stava fissando.
Inizialmente
non l’ho trovato poi così strano, infatti so di essere splendido e, grazie al
blog, finalmente anche famoso, e quelli come noi, di una certa fama devono
avere la forza di sopportare i fans. Però poi ci ho riflettuto bene ed ho
concluso che, per quanto il mondo abbia bisogno di me, c’è una parte delle mie
vite che deve restare solo mia. Tu, ragazzetto del balcone di fronte,
l’inutilità del tuo osservarmi mi fa decisamente arrabbiare. Cosa credi di
guadagnare stando lì come un ebete a fissare un gatto educato e pulito che si
rilassa? So che la tua specie non è igienicamente friendly, infatti non ho mai
visto nessuno della famiglia che vive con me leccarsi, ma questo è un altro
discorso. Questo non ti dà il diritto di fissarmi con quell’aria di attesa come
se dovesse succedere qualcosa da un momento all’altro.
Privacy. Sai
cosa significa questa parola? Che ti devi fare un gran sacco di attributi tuoi.
Se non ne hai, povera gioia, fatteli spedire con posta prioritaria.
E non
provate a darmi del maleducato o del mascalzone solo perché è un fanciullo.
Dovrà pur crescere anche lui, e tenerlo nella sua bolla di cristallo non lo
aiuterà ad affrontare i problemi della vita, quindi sarà meglio per lui che
impari in fretta. Anche perché se non la capisce così, posso sempre
presentargli Georgie, che in realtà si chiama Eric ma si scrive George. Sì so
che crea un po’ di confusione ma vale come sopra, attributi vostri.
Lui, oltre
ad essere considerato uno dei maggiori autori di prosa in lingua inglese del XX
secolo, è anche il padre della letteratura distopica. Non vi faccio nemmeno più
la domanda, tanto so che non lo sapete quindi saltiamo questa noiosa parte in
cui fingo di sorprendermi della vostra ignoranza, non fa bene né a me né a voi.
Mettiamoci un punto e facciamola finita con questa ipocrisia.
George
Orwell, all’anagrafe Eric Arthur Blair, nasce in India nel 1903 ma se provaste a
leggere uno dei suoi libri, così, quando avete tempo, senza impegno, fareste
fatica a crederlo. Infatti è molto contemporaneo nella scelta dei temi da
trattare. Ha saputo guardare oltre il suo tempo e si potrebbe dire che ha anche
profetizzato quanto poi è effettivamente avvenuto. Inoltre ha saputo farlo con
uno sguardo molto critico e lucido, in grado di rettificare credenze rivelatesi
poi non coerenti. Per questo, ad esempio, da socialista è diventato anti-Unione
sovietica dopo aver visto tutti gli errori da essa commessi.
Da questa
critica è nata una delle sue maggiori opere: “La fattoria degli animali”, la
storia dei maiali di una fattoria che si rivoltano contro gli uomini, ottenendo
il potere e cercando di distribuire gli averi in modo più equo. Con il tempo
però i maiali cambiano e cominciano a comportarsi come gli umani e anche
peggio. Una metafora di quanto è avvenuto dunque in Russia, dove un governo di
potere e dittatura è stato sostituito con un altro, equamente pericoloso e
sbagliato. Tutti gli episodi descritti
nel libro sono gli stessi che sono avvenuti dal 1917, con la caduta dello Zar,
fino all’anno in cui Orwell ha scritto il libro, dunque il 1945.
Capite lo
spessore della sua opera? Ecco cosa dovreste fare tutti voi, e soprattutto tu,
ragazzetto biondo: rientrare in casa e leggere questo libro, che è meglio se
impari subito come funziona la vita. Riempi il tuo cervello di nozioni e
conoscenze arricchenti, altrimenti ti ritroverai rincitrullito a passare le tue
giornate davanti ai social network.
E in fondo,
il caro amico George, parla anche di questo, di social network. Beh ecco, dai,
non proprio di social network, ma ha parlato molto della Privacy e ormai, con
le centinaia di mail di aggiornamento che vi saranno arrivate, avrete capito anche
voi cosa intendevo. Certo nell’aldilà è un po’ noioso sentirlo ripetere in
continuazione “Io l’avevo detto che sarebbe andata a finire così”, però
effettivamente è vero quindi, come lo smentisci?
A fronte
quindi di questa sua lungimiranza verso il futuro e delle sue innate doti di
preveggenza, leggete quel maledetto libro, “1984”, e andate a scoprire quale
futuro che riserva il continuerete ad interessarvi della vita altrui, con la
convinzione che in risposta a qualcuno interessi della vostra.
Sappiate
però che a nessuno interessa delle vostre foto delle vacanze a meno che voi non
siate assenti dall’inquadratura. Che nessuno muore dalla voglia di sapere cosa
mangerete a pranzo o delle frasi motivazionali che tanto domani vi sarete già
dimenticati. E che magari portano la firma di qualcuno con un nome famoso ma
assolutamente poco credibile, come Vanna Marchi, per dirne una.
So bene, e
posso dirlo per esperienza personale, che George è proprio bravo e sveglio nel
raccontare le sue storie, ma dovrete andare un po’ oltre il suo aspetto
picchiatello. Ha una certa tendenza alla paranoia e a vedere complotti un po’
ovunque.
Vi basti
pensare che l’altro giorno, camminando lungo il corridoio, ho calpestato il
pollo del cane (che lascia sempre in giro) e lui dallo spavento si è tuffato
giù dalle scale gridando “Non mi avrete mai, maledetti comunisti!”. Andate
oltre queste sue stramberie e arriverete a conoscere delle importanti verità
che sicuramente Facebook non vi saprà dare. Smettetela di osservare il mondo
che vi circonda attraverso i vostri filtri o i social network, perché chi vi
dice che quello che si trova oltre di essi è la realtà e non quello che
vogliono farvi credere che lo sia?
Zucca 🐾
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