venerdì 18 novembre 2016

Young adult - Capitolo 5



Premetto subito che in questa recensione ci saranno degli spoiler.
Ecco un altro Young Adult. So di averlo già detto e forse l’ho anche già ricordato e ri-sottolineato, ma anche se questo non è il mio genere preferito, ogni tanto ne leggo uno perché da un lato ritengo che la letteratura per ragazzi sia molto importante e non dovrebbe essere presa sotto gamba (cosa che purtroppo gli autori di questo genere
sembrano fare senza ritegno) e perché dall’altro lato sono libri generalmente facili e rapidi da leggere. Quindi il mio obiettivo, o la mia missione se vogliamo chiamarla così, è trovare un giorno uno Young Adult che consiglierei al suo target perché è un valore aggiunto per il giovane lettore. Non è questo il giorno ma, denti stretti, e proseguiamo.
Il libro di oggi si intitola “Wings” ed è stato scritto da Aprilynne Pike. Non avevo mai sentito nominare il titolo né tantomeno l’autrice, dunque mi sono informata e questo è il primo libro di una saga composta da quattro romanzi, unici libri dell’autrice. Non ho sentito altre notizie al riguardo se non che la Disney voleva farci un film, ma pare che per qualche grazia divina alla fine tutto sia andato in fumo.
La trama narra la storia di Laurel, una ragazza di 15 anni, figlia unica che si trasferisce con i genitori in una nuova città e inizia la scuola per la prima volta perché fino ad allora aveva sempre studiato a casa. Ha delle caratteristiche particolari, come il fatto di mangiare solo verdura e frutta e si trova coinvolta in una sorta di triangolo amoroso (che strano!) tra un compagno di scuola ed un ragazzo che incontra in un bosco e sembra conoscerla bene.
Dal punto di vista dei personaggi, anche in questo caso, come ormai siamo stati abituati da questo genere di libri, non esistono descrizioni fisiche salvo capelli e occhi ed eventualmente, nel caso dei ragazzi, gli addominali. Anche le varie personalità non sono sviluppate ed infatti nessuno di loro sembra avere un carattere definito e chiaro, salvo accennare al fatto che Tamani (l’uomo del bosco) è scontroso nei confronti di David (il compagno di scuola) perché si contendono la stessa ragazza. Non sono personaggi credibili, tanto mento lo sono se si considera l’età che dovrebbero avere.
La cosa più strana, perché non saprei trovare un altro aggettivo, è che la protagonista è una fata e dunque è una pianta (secondo l’autrice) dunque è cresciuta con i genitori fino all’età di 15 anni e nessuno si è mai accorto che lei non ha sangue, non ha cuore quindi non ha battito, non ha mai fatto vaccini ed è assolutamente normale per i genitori che lei mangi esclusivamente frutta e verdura. Ora, è sì un libro fantasy, in cui è presente la componente magica con pozioni e altri incantesimi, ma il fantasy non giustifica qualsiasi cosa; l’autrice risolve tutti i buchi e tutte le mancanze della trama con la magia ma non è così che funziona un buon fantasy. La magia non giustifica qualsiasi stupidata inventata e questo sembra indicare che l’autrice ha scritto la storia di slancio con il motto del “come viene, viene” e abbia tappato tutti gli errori e le incongruenze con la magia.
Questa è chiaramente la mia opinione, ma questo libro non offre assolutamente nulla ad un ragazzo, o sarebbe meglio dire una ragazza, perché è alle ragazzine che è rivolto questo libro. L’unica trama che l’autrice vuole sviluppare senza però riuscirci è la storia d’amore tra i tre personaggi e quindi il fantasy è solo un contorno per attirare più persone e più lettrici.
L’autrice è laureata in scrittura creativa e non voglio essere cattiva, ma questo romanzo non descrive nulla, non approfondisce nulla, né emozioni, né comportamenti, né riflessioni, descrive semplicemente le azioni dei personaggi per raccontare una storia. Tra quelli che vengono considerati scrittori creativi risuonano nomi come Scott Fitzgerald, Hemingway, Oates, Irving, McEwan e altri. A me fa un po’ senso immaginare questo libro paragonato ad uno scritto dagli autori appena citati.
Visto che gli unici libri scritti da lei sono solo questi, perché non sono a conoscenza di altre sue pubblicazioni, meglio non esprimere un giudizio affrettato, ma le premesse sono veramente pessime. Traendo le somme il libro è bocciato e sconsigliato a qualsiasi età.

-Pearl

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