venerdì 22 maggio 2020

Libri per bambini - Capitolo 15


Buon venerdì, amici lettori!
Ben ritrovati! Come state? Come vanno le vostre letture?
Le mie vanno molto a rilento e vi confesso che ne sono alquanto amareggiata. In questa quarantena avevo preso un buon ritmo, ma poi è subentrato il mio blando senso del dovere a ricordarmi che finita la primavera, lock-down o no, ci sarebbe stata la sessione d’esami più faticosa della mia vita e indovinate un po’? Esatto: mi sono ridotta all'ultimo per cercare di recuperare tutto. La scalata per il successo dura anche adesso. Non vedo l’ora di parlarvi anche di quello, ma per oggi ci terrei a recensire un libro che da molto sognavo di leggere, ovvero il primo libro della trilogia di Philip Pullman “Queste oscure materie”.
Esatto, sto proprio parlando de “La bussola d’oro”, da cui è stato tratto un film e recentemente anche una serie tv.
Per chi non avesse idea di che cosa sto blaterando, oltre a darvi il tempo di vergognarvene profondamente come mi sono vergognata io fino all’altro ieri, cercherò di raccontare la trama per sommi capi.
Lyra Belacqua è una monella orfana che vive ad Oxford, ma questa città non è esattamente quella che noi conosciamo. Infatti ci troviamo in un mondo parallelo, dove gli esseri umani nascono e vivono tutta la loro vita affiancati ad uno spirito dalle sembianze animali, il cosiddetto daimon, come viene chiamato.
I daimon sono una sorta di alter-ego, di personificazione della propria anima e non possono distanziarsi troppo dal loro umano, essendo con esso una cosa sola. I sentimenti e le esperienze sensoriali scorrono tra l’uomo e il suo daimon in un flusso ininterrotto, così che ciò che sente uno (gioie e dolori, fisici od emotivi) lo sente anche l’altro.
Ora arriva il difficile: i daimon dei bambini, che non hanno ancora avuto il tempo di fissarsi stoicamente con il proprio essere umano, sono in grado di cambiare forma animale, fino al giorno in cui, divenuti adulti, si stabilizzeranno in un animale fisso, che così rimarrà per tutta la vita.
Fin qui vi sembra complicato? Sta per complicarsi ancora di più. Perché pare che in questo legame tra persona e daimon agisca per fenomeno naturale una certa polvere, da tutti temuta se non addirittura detestata; un insieme di particelle di materia che rende il mondo di Lyra quello che è e che rende le persone dipendenti.
Oltre a tutto ciò, Lyra ed il suo daimon Pantalaimon avranno a che fare con un misterioso squadrone di sequestratori chiamati da tutti “ingoiatori”. Quest’ultimi, a quanto sembra appoggiati da un’alta istituzione dello Stato chiamata Magisterium, hanno il simpatico hobby di rapire i bambini per poi condurli al Polo Nord e renderli cavie da laboratorio.
Dite la verità: siete tra le persone a cui intriga, una trama simile, o siete tra le persone che mentono?
Per quanto mi riguarda mi ha intrigato eccome e in età ormai avanzata, per poter rientrare ancora nel target. Ditemi voi se uno si deve ridurre alla soglia dei trent’anni a leggere Pullman, sono proprio pessima! Ma, come si dice, meglio tardi che mai, ragazzi! E ho fatto proprio bene a leggerlo! Una lettura veramente godutissima e non mi interessa se sono fuori tempo massimo: fa sempre bene leggere i libri per i giovanissimi, anche da matusalemme!
I libri per bambini sono libri per tutti, inutile negarlo e con la triste, sfortunata, recente scomparsa di Sepùlveda, sento che è così con la massima convinzione possibile.
Però, sebbene i libri per bambini siano effettivamente libri adatti anche agli adulti, non bisogna mai dimenticare che sono fatti per loro e che quindi vanno scritti secondo modalità che possano essere facilmente percepite da loro. Non bisogna mai dimenticare il fatto che l’adulto è un complemento accessorio di questa lettura e Philip Pullman certo non lo dimentica. Ecco uno scrittore che ha ben presente il suo target e che sa perfettamente a chi vuole rivolgersi.
I lettori di Pullman sono indubbiamente bambini. Lo capisci da come vengono dosate le parole, dal ritmo col quale vengono predisposti gli avvenimenti, dal lessico che pur restando accessibile è ricco e pieno di magia, di termini sempre nuovi, creativi ma ben ponderati.
Il lettore di Pullman è quanto di più distante dallo stupido possa esserci ed è indiscutibilmente un bambino.
Lo scrittore non cerca di infiocchettargli una verità troppo amara per essere ingoiata. Anzi, a pensarci bene denuncia questo atteggiamento a sirene spiegate: l’esatto atteggiamento che l’antagonista primaria del suo romanzo assume per tutto il libro, dalla sua prima apparizione fino all’ultima pagina.
Certo non è l’unico personaggio negativo. “La bussola d’oro” pullula di personaggi malvagi, almeno tanti quanto sono i principali difetti degli adulti: i bugiardi, i truffatori, gli indottrinati, i superbi, gli asettici, i crudeli, gli arroganti. C’è un fondo pessimistico e profondamente vero, in questa storia, che sicuramente il giovane lettore coglierà in tutta la sua onestà.
La cosa che ho apprezzato maggiormente  è stata la caratterizzazione della protagonista. Lyra non è un personaggio nato per piacere. Ha dei difetti, fa mille sbagli, è spesso fastidiosa e pungente e anche lei è un’abile bugiarda. Lyra non ha niente dell’eroe classico e Pullman non l’ha creata perché piacesse a tutti i costi ai bambini che leggono di lei.
Questa può essere la vera prova del nove, se mai ce ne fosse bisogno, delle capacità narrative di questo scrittore per bambini.
Ha creato una cosa molto difficile, signor Pullman. Delle materie veramente oscure. Ed è stato dannatamente bravo a farlo.
Io non posso che apprezzare. Voi che dite? Siete del mio stesso parere?
Intanto vi auguro buon fine settimana e buone letture, amici!
Alla prossima!
-Liù

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