Buongiorno Blog.
Oggi torniamo su un genere che mi fa letteralmente uscire di
testa. Non nel senso che lo adoro, anche se lo apprezzo molto, ma nemmeno nel
senso che lo odio, assolutamente no. Semplicemente è un tipo di lettura e di
libro che mi piace molto, ma che mi lascia interdetta quando, una volta
terminato mi trovo faccia a faccia con lo schermo del computer. Trovo infatti
estremamente complesso riuscire ad esprimere una opinione sulle Graphic Novel.
Così come per i gialli o i thriller, e a volte anche gli horror, non so mai
cosa scrivere perché, non volendo spoilerare nulla mi devo attenere
semplicemente alla trama di fondo, con una vaghezza che, adolescente che torna
da scuola e risponde alla domanda della madre “Cosa avete fatto?” con un
“Niente”, levati.
Per le Graphic Novel la motivazione di base è diversa, però
la difficoltà è la stessa: come ho già scritto in recensioni precedenti, la
trama non è particolarmente approfondita, perché la modalità di racconto
prevede le immagini e si sviluppa con una dinamicità molto superiore rispetto
ai semplici romanzi. Di contro non mi sento di giudicare la qualità grafica e
mi limito a individuare se il tipo di rappresentazione mi piace o meno. Per il
resto posso parlare della trama e di eventuali messaggi di fondo che emergono
nel corso della lettura. Così però la recensione risulta molto più breve delle
altre e mi lascia sempre la sensazione di non aver capito qualcosa, di non
essere stata sufficientemente attenta o troppo superficiale. Sarà anche perché
questo tipo di opere si leggono molto rapidamente, in termini di ore.
Se avete consigli sono sempre ben accetti e anzi, mi
aiuterebbero molto!
Oggi è il turno di “Nimona” la prima Graphic Novel di Noelle
Stevenson, pubblicata inizialmente online e poi su carta qualche anno dopo.
Sembra inoltre che sia in programma per il 2020 la trasposizione
cinematografica sotto forma di animazione a cura della 20th Century Fox
Animation e di Blue Sky Studios.
La trama si basa sul personaggio di Nimona, una ragazzina
che desidera affiancare il super cattivo per aiutarlo nelle sue imprese
malvagie. Grazie a diverse insistenze riesce ad assumere il ruolo desiderato
causando da un lato diversi problemi fornendo invece dall’altro un grande
aiuto, soprattutto considerati i suoi poteri: è una mutaforma e può
trasformarsi praticamente in qualsiasi cosa.
Nel corso del racconto si viene a conoscenza delle
motivazioni del super cattivo, che poi alla fine super cattivo proprio non
sembra; delle motivazioni di Nimona, che forse non è solo una semplice ragazzina;
della leader della società, che non sembra poi così dalla parte del bene.
Insomma nulla è ciò che appare in questo romanzo.
L’ambientazione è un mix tra Fantasy e Science fiction, come
un mix tra il medioevo con i cavalieri e i draghi e la fantascienza con gli
esperimenti sull’energia eterna o le armi da fuoco alternative.
Dal punto di vista della grafica è un fumetto molto
colorato, e i colori sono molto vividi e molto vivaci. I disegni non sono in
stile manga come invece mi è capitato spesso, gli occhi sono molto piccoli ma
l’autrice è riuscita a renderli comunque espressivi. E tutto il colore presente
rende la trama e gli avvenimenti più interessanti/accattivanti.
Dal punto di vista dei messaggi inviati ho percepito una
critica ai media, o comunque all’utilizzo manipolatorio del media per veicolare
l’opinione pubblica, concetto molto interessante soprattutto in un periodo
storico e sociale come il nostro.
Un altro tema riguarda l’affetto/l’amore tra il super
cattivo e il cavaliere, suo ex amico ed ora acerrimo nemico. Dal racconto si
evince un affetto di sottofondo che resta sempre presente e che alla fine
sembra in realtà essere proprio amore, se non proprio romantico anche solo
fraterno. La loro separazione è stata causata da una incomprensione che li ha
allontanati ma non ha spezzato il legame molto forte tra di loro. E lo trovo un
messaggio molto bello, l’importanza di superare le distanze.
Infine c’è un accenno all’immagine della donna che si divide
in due: la donna forte, potente che comanda e che gestisce un esercito e il
mostro, che racchiude forza e sensibilità ma anche un grande bisogno di
affetto. Entrambe hanno potere ma lo usano in modi diversi e per scopi diversi.
Nimona rappresenta probabilmente la donna tipo, quella donna che sta dentro
ognuna di noi mentre la controparte rappresenta la vittoria di una parte di noi
sull’altra. Oppure tutto questo è un mio trip mentale creato dall’eccessiva
rimuginazione sul romanzo, presa dalla paura di non avere nulla da scrivere su
di esso.
Chi può dirlo?
Sicuramente è una Graphic Novel piacevole, anche se l’ho
trovata un po’ contorta in alcuni punti.
A presto, che sarà in realtà già l'anno prossimo. Quindi buon anno a tutti!
-Pearl
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