Miao a tutti.
Siamo di nuovo qui. Siamo nuovamente completamente immersi
in quel periodo dell’anno tanto atteso e tanto desiderato. Da voi.
Vi ho già detto quello che penso di questa festività nel
primo post che ho pubblicato su questo spazio virtuale inutile chiamato Blog,
così per comodità, perché per me non raggiunge nemmeno i requisiti minimi per
poter rientrare nella categoria. Ma non è di questo che vi voglio parlare oggi.
Tutti siete dell’opinione che il Natale sia meraviglioso,
che sia il periodo dell’anno in cui ci si sente più buoni, in cui i buoni
propositi si avvicinano il più possibile alla realizzazione e quindi,
nonostante io resti dell’opinione che vi state sbagliando su tutti i fronti,
proverò, come tutti gli esseri intelligenti, a mettere in discussione la mia
stessa tesi.
Sì, adesso ve lo spiego, non lasciate che il vostro piccolo
cervello vada in pappa per cercare di capire il senso della frase. Visto che
per me il Natale in realtà non ha nulla di speciale, cercherò di confutare
questa mia ipotesi cercando in esso della positività. Sì è questo che fanno le
persone intelligenti con le proprie idee e le proprie opinioni: cercano di
metterle in discussione per crescere e maturare. Mai sentita prima questa cosa?
Non avevo alcun dubbio.
Cosa c’è di bello nel Natale, dunque.
Ci si riunisce con i parenti e si passano delle belle ore
tutti insieme. Si mangiano piatti buoni in compagnia e si ride e si scherza sui
bei vecchi tempi e sui progetti futuri. Ci si scambiano opinioni e consigli nonché
supporto e affetto. Ecco non sempre, questo penso possa risultare ovvio ai più.
Tutti abbiamo il parente che smonta le nostre idee e le nostre aspettative,
costruendo una prospettiva ai nostri sogni che neanche l’apocalisse potrebbe
reggere il confronto.
Ti piacerebbe leggere di più? Ma sai quanti alberi vengono
tagliati ogni giorno per permettere alle case editrici di sfornare libri di
mer*a che faranno pagare tra l’altro una vagonata di soldi?
Vorresti aprire l’attività che hai sempre sognato? Ma sei
proprio un incosciente! Non lo vedi come sta andando l’economia? Questi giovani
di oggi che non sanno nulla, che non si informano, che non chiedono, che non
ascoltano, che rispecchiano lo stereotipo dei facinorosi. Noi alla vostra età
invece…
Parli di una carriera in ascesa? Ma la fidanzatina? Il
fidanzatino?
Sì ok, forse questa cosa dei parenti non è proprio positiva
quindi lasciamola da parte, dato che non sta facendo altro che confermare la
mia tesi iniziale.
Che altro c’è di bello a Natale… I regali! Finalmente ti
regaleranno il libro che aspetti da mesi, quello che non ti sei comprata/o da
sola/o perché costa un po’ di più, ed è un edizione talmente bella, con la
copertina rigida e un design particolare, ad edizione limitata e/o illustrata,
che comprarselo da sola/o spezzerebbe un po’ quella magia. Ne hai parlato
talmente tanto in questi ultimi mesi che sicuramente i tuoi amici, i tuoi
parenti o chi per loro lo avranno comprato a colpo sicuro. E invece poi “Tanti
auguri!” e un bel paio di calzettoni di lana con Babbo Natale deforme che manco
una secchiata d’acqua su un dipinto non ancora asciutto potrebbe rappresentarlo
meglio. Grazie, in effetti non ho ancora riempito il secondo cassetto di calze
con i vostri regali passati, sentivo la necessità di colmare questo vuoto.
Grazie.
E i regali passano al lato oscuro insieme ai parenti. Cosa
resta del Natale?
Le luci e le decorazioni? Mi spiace molto ma quelle proprio
non riesco a farmele piacere, sono spesso tremende, come quegli orridi Babbi
Natale che si arrampicano sulle case che sembrano dei ladri. Che poi con le
normative nuove sulla sicurezza e visto l’andazzo che si sta prendendo sulla
difesa personale e il possesso di armi da fuoco, io eviterei completamente.
Insomma alla fine cosa resta? Il nulla cosmico.
Ma non è che, forse, la positività del Natale si è persa nel
tempo man mano che questa vena consumistica umana prendeva il sopravvento sulle
vostre vite?
Perché in realtà tutto quello che ho citato ora, non è
brutto e nemmeno negativo in sé. È il modo in cui noi rispondiamo ad esso a
renderlo tale, a rendere pesante la conversazione, a rendere brutto o non
gradito un regalo. Per i Babbi Natale non c’è nulla da fare, sono brutti e
basta. Forse se noi ci impegnassimo a non criticare, ad ascoltare di più, e ad
apprezzare di più i gesti che gli altri fanno per noi, anche se diversi da
quelli che ci saremmo aspettati, allora sì lo spirito del Natale tornerebbe al
suo significato originario.
Certo è solo un consiglio, per me il Natale resta una
festività come un’altra. Per quel che mi riguarda la mia tesi resta validata.
Sta a voi, a questo punto, provare a confutarla.
Zucca🐾
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