venerdì 17 maggio 2019

Libri per ragazzi - Capitolo 11




Buongiorno a tutti.
Oggi torniamo a parlare di libri per ragazzi, o di libri per bambini. Non parleremo però di letteratura per ragazzi, con fiabe, racconti o romanzi, ma ci dedicheremo a due libri, creati entrambi dagli stessi autori, che sono indirizzati ad un pubblico giovane con un intento preciso: fare riflettere.

Sono entrambi libri brevi ed illustrati che si pongono l’obiettivo di aprire le menti dei giovani d’oggi e che affrontano tematiche ormai spesso dimenticate dagli adulti. Per questo motivo i bambini non arrivano nemmeno a conoscere questi temi. O meglio è normale che, crescendo, i bambini si pongano delle domande, tra cui figurano sicuramente anche queste. Nella società odierna però non c’è più spazio per affrontare queste domande, perché gli adulti sono troppo presi da altro, il lavoro, le pulizie, la vita in generale e considerano quindi questi temi trascurabili. Purtroppo essi sono tutto tranne che trascurabili, e riuscire ad affrontarli fin da bambini è molto importante, perché portarli a ragionare e distaccarli dal consumismo e dal materialismo che sta corrodendo il nostro mondo farà davvero la differenza. Un bambino che pensa sarà un adulto che pensa. Un bambino che ragiona sarà un adulto che ragiona.
Dopo questa premessa vi do i titoli di oggi: “Il libro dei grandi contrari filosofici” e “Il libro dell’amore e dell’amicizia”, scritti da Oscar Brenifier ed illustrati da Jacques Després. 
Il primo è laureato in filosofia e lavora come formatore il secondo ha studiato le Belle Arti e si dedica alle illustrazioni virtuali.

Per quanto riguarda “Il libro dei grandi contrari filosofici” devo dire che è quello che ho preferito. È diviso in 12 parti, che corrispondono a 12 contrari e per ciascuno di essi ci sono tre pagine: la definizione delle due parole contrapposte, un interrogativo su di esse che li unisce o collega tra loro ed una sorta di spiegazione o conclusione sul perché entrambi sono necessari l’uno all’altro. I contrari sono:

Uno e molteplice
Finito e infinito
Essere e apparenza
Libertà e necessità
Ragione e passione
Natura e cultura
Tempo ed eternità
Io e l’altro
Corpo e mente
Attivo e passivo
Oggettivo e soggettivo
Causa ed effetto

Li ho trovati tutti interessanti. Non c’è una lunga spiegazione perché secondo me l’obiettivo è fare riflettere, quindi è lo spunto per intavolare un discorso, magari a più voci. Per questo ho immaginato il grande potenziale di questo libro all’interno del sistema scolastico. Provate ad immaginare per un momento la scuola così come dovrebbe essere, così come è stata creata in origine: un luogo di formazione ED educazione. Pensate ora ad un insegnante che dedica un’ora alla settimana a parlare di uno di questi contrari con il gruppo classe. Io sono convinta che potrebbe giovare tantissimo ai ragazzi come singoli, come classe e come scuola. Nonché come società una volta cresciuti.
Il secondo libro invece, “Il libro dell’amore e dell’amicizia”, mi è piaciuto meno anche se ritengo sia una bella idea e sia utile anche questo. Esso si divide in due posizioni, che forse sono un po’ riduttive, ma come spunto di partenza sono buone. Parlano di diversi tipi di amore ma sono un po’ poco approfonditi, meno rispetto al libro precedente. È breve e semplice, e comunque utile, a mio parere, per aiutare gli adolescenti a trovare sé stessi, le proprie idee e scoprire le proprie propensioni.
Per quanto riguarda infine le illustrazioni, vi lascio qui sotto alcune immagini tratte dai libri. Rappresentano dei piccoli omini, in quelle che mi sentirei di dire essere tute spaziali, ciascuno con il proprio colore. Sono immagini virtuali, costruite al computer come se fossero delle vere e proprie statuine più che semplici disegni.
La semplicità dei testi ed il grande spazio dedicato alle illustrazioni rendono il libro adatto sia a bambini che agli adolescenti, però il loro potenziale riflessivo si sposa meglio con l’adolescenza che con l’infanzia. Quindi la mia opinione è sicuramente positiva e lo consiglio ai genitori ma soprattutto agli insegnanti, perché l’adolescenza è un periodo in cui i ragazzi si allontanano dalla famiglia, tendono ad isolarsi per trovare sé stessi, nascono i conflitti, e riuscire a leggere il libro insieme e discuterne diventa difficili. Sfruttarlo invece all’interno del contesto scolastico li “obbliga” a mettersi in gioco e confrontarsi sia con gli adulti sia con i coetanei.
Per oggi è tutto. A presto.
-Pearl

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