venerdì 21 giugno 2019

Fumetti - Capitolo 3


Buongiorno bella gente!
Anche questa settimana vi ammorbo con il fantastico mondo dei manga, ma questa volta andiamo più nello specifico ed analizziamo una singola storia, cercando di carpirne l’essenza e se possibile, anche di capire quanto l’autrice sia riuscita a distaccarsi dai classici manga shojo in favore di una trama e di una narrazione più accogliente anche nei confronti dei non avvezzi.
Di chi, alle tipicità (e assurdità) di questa particolare forma comunicativa, non è per niente abituato.
Ho deciso di non inserire la recensione nella rubrica femminista, perché non credo che il tema principale sia specificatamente questo. Ciò detto, resto fermamente convinta che questa storia abbia un approccio più paritario della media nel raccontare i rapporti tra uomo e donna. Inutile dire che questo per me è infinitamente importante.
Mi sembra giusto ricordare anche che tenderò a criticare maggiormente la storia rispetto ai disegni, per il semplice fatto che sono meno qualificata nel giudicare un’opera artistica in stile fumetto giapponese rispetto che un’opera letteraria. Tuttavia sono più che convinta che in un fumetto, immagini e narrazione siano da considerarsi di pari livello, se non che molto spesso i disegni possono avere addirittura una valenza superiore.
Nonostante queste premesse sul manga di Masami Tsuda, “Le situazioni di lui & lei”, ho comunque molto da dire.
“Kare Kano”, titolo del fumetto in lingua originale, è indiscutibilmente una storia d’amore. Possiede anche molti altri temi, come l’amicizia, i rapporti parentali e la psicologia umana, ma principalmente ruota tutto attorno ad una coppia di ragazzi, che ci mostreranno la nascita e la continuazione della loro vita sentimentale.
Soichiro Arima (lui) e Yukino Miyazawa (lei) sono due studenti modello, i migliori del loro istituto e appaiono ai loro compagni come baluardo di pacatezza, eleganza, disponibilità e diligenza. Adorati da tutti per le loro capacità che sembrano non avere confini, si verrà a scoprire ben presto che questa immagine ingombrante non corrisponde per niente alla loro vera natura e sarà proprio la stessa Yukino a rivelarci quanto lei ed Arima siano estremamente diversi. Lo yin lui, lo yang lei.
Sotto la maschera di modestia e affabilità, Yukino nasconde una personalità calcolatrice, ambiziosa e vanesia, che studia e fatica duramente per il puro piacere di essere adorata e di spiccare sopra gli altri studenti. Quando Arima scoprirà la sua vera natura gli equilibri cambieranno, la ruota comincerà a girare e gli scossoni faranno cadere a terra gran parte delle maschere.
Anche Soichiro, che inizialmente si pone davvero come ragazzo gentile e dotato, rivelerà una personalità complessa e sottile, che fatica ad uscire a causa del suo passato nebuloso; un passato che gli porterà non pochi problemi.
La quasi totale e assolutamente voluta assenza di realismo, l’intenzione decisamente poco velata di indurre il lettore a commuoversi fino alle lacrime, la complessità dei rapporti e dell’incontro con l’altro che è spesso causa dell’allontanamento tra i personaggi senza un vero e concreto motivo, i monologhi tremendamente lunghi, profondi, spirituali e filosofici. Tutto di “Kare Kano” ci dice che questo è un manga shojo e da quella categoria non sarò di certo io a toglierlo. Ma se è vero che non possiamo cambiargli posto in fumetteria, è altrettanto vero che “Le situazioni di lui & lei” sono destinate ad alzare il livello dell’intero scaffale.
Come? Ragioniamoci insieme.
Tanto per cominciare è uno dei pochi manga del genere che non presenta una protagonista inabile. Spesso e volentieri ci troviamo in presenza di protagoniste esageratamente goffe e buone. Buone con tutto e tutti, buone con l’intero genere umano persino quando il genere umano è fatto di persone tremende pronte  a farti lo sgambetto appena possono. Queste ragazze sono comunque pronte a rialzarsi in piedi, inchinarsi e ringraziare chi le ha fatte finire faccia a terra e culo all’aria. Anastasia Steele non hai inventato niente.
E quando non abbiamo protagoniste dalla bontà oltremodo stucchevole, le abbiamo goffe e impulsive. Goffe, impulsive ed enormemente ilari. Delle simpatiche beone, che comunque sono sempre meglio di quelle troppo buone, ma che non dimostrano un grande quoziente intellettivo. Anzi si guardano bene dall’ascoltare il proprio cervello, del tutto intenzionate a seguire romanticamente qualsiasi cosa viene loro dettata dal cuore. Rossana e Sailro Moon ne sono un perfetto esempio. Insisto: Anastasia Steele non hai inventato niente.
La nostra Yukino, invece, rigetta questo schema. Ne sembra quasi allergica. La sua vera natura, seppur nascosta in un primo momento, è si quella di un’amabile caciarona, ma non c’è cosa che Yukino faccia di più che usare il suo cervello. Profondamente macchiavellica e molto arguta, Yukino è stata in grado di costruirsi una seconda personalità, una facciata pubblica perfetta, che ha sfruttato a suo vantaggio per moltissimo tempo. No, Yukino può forse avere dei picchi sporadici di impulsività, come chiunque del resto, ma di certo non è né buona né goffa. E, vi dirò, posso anche perdonare all’autrice di aver presentato l’ambizione della sua protagonista come una cosa unicamente negativa, poiché tale scelta le è stata utile per indirizzare il ragionamento sull’importanza di essere e di mostrarsi autentici, anziché indossare una maschera ed impersonare qualcun altro. Un tema molto pirandelliano, che non mi stancherò mai di elogiare.
Inoltre, Yukino che in un primo momento viene letteralmente salvata da Arima, in quanto è lui il primo a scoprire il suo gioco, ad amarla per come è veramente e quindi a portarla alla piena accettazione di sé, non diventa una subalterna del suo partner, ma mantiene con esso un livello di parità quasi perfetto. Arima non è il principe azzurro che sconfigge il drago e che salva la sua amata da ogni impaccio, perché la sua amata è capacissima di salvarsi da sola, il più delle volte. E come lui le ha salvato l’anima, anche lei stessa si troverà a giocare lo stesso ruolo nei confronti di lui, quando le cose per lui si metteranno male. In questi termini, anche Arima non è il classico protagonista maschile dei manga shojo. Bensì, è un personaggio sfaccettato, con dei lati messi in ombra che scopriamo pian piano e che non lo rendono il classico “partito perfetto”, ma fanno di lui un ragazzo realistico, alla dolorosa ricerca di sé stesso e con abbastanza maturità da poter affrontare tutto quanto.
Non dobbiamo nemmeno temere di leggere una storia monotematica, in cui due personaggi importanti fanno tutto e si muovono su uno scenario vuoto che presenta poco altro a parte loro, perché “Le situazioni di lui & lei” pullula di personaggi ben caratterizzati. Ognuno con una storia personale e con una caratterizzazione ben studiata, che si inserisce nel contesto e che arricchisce armoniosamente la storia principale senza troppe stonature. Anche le famiglie dei due protagonisti vengono tratteggiate dettagliatamente e abbiamo la fortuna di vedere tra le nostre mani un prodotto letterario a fumetti che ha senz’altro carattere e che senza dubbio ha molte cose da dire.
Si, decisamente approvo questo manga e lo consiglio vivamente a tutti, in particolare a chi sta uscendo dalla propria comfort zone. Abbassate la maschera, non vi serve.
Buon week end lettori e grazie di essere stati con noi anche questo venerdì!
-Liù

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