lunedì 9 aprile 2018

Zitti tutti, parla Zucca! - Il lutto


Miao a tutti.
Benvenuti a voi, e benvenuta alla primavera, la rinascita della natura. Ovunque voi decidiate di volgere lo sguardo, potrete osservare fiori che sbocciano, uccellini che cantano, api che svolazzano e si risvegliano. Potrete odorare il profumo dell’erba appena tagliata, sentire la brezza sulle guance e, con le giornate più lunghe, godervi un bel tramonto pieno di luce e colore.
Mi sembra il momento migliore per parlare di Morte, no?
Potete anche vedere, infatti, la gente accasciarsi per strada, con gli occhi rossi e gonfi a causa dell’allergia al polline. Potete inoltre notare poveri gatti neri morire di fame alle finestre perché il cibo è finito e non viene acquistato con puntualità.
Ma non parliamo troppo forte, perché c’è qualcuno che appena avverte un sentore di agonia, o sente anche solo sussurrare la parola “morte”, arriva di corsa e attacca un pippone deprimente sulla vita, sulla morte, sulla tristezza che poi la voglia di morire viene a me.
Sapete per caso di chi sto parlando? No? Beati voi che non lo avete mai dovuto sopportare. Eh sì, anche io che sono così perfetto, a volte sono costretto a subire il peso dei miei poteri. E non alzate gli occhi al cielo, avere seguito delle lezioni su di lui a scuola, per quanto noiose possano essere state, non sono nemmeno lontanamente paragonabili ad un tè preso con Giovanni in persona.
Sì esatto, sto parlando di lui, l’uomo più triste sulla faccia della terra, ma vi assicuro che anche dopo la morte non scherza. Non si può dire palloso vero? Suonerebbe troppo plebeo come termine quindi diciamo che la sua presenza ha un peso non indifferente. E sta tutto lì, sui gioielli di famiglia.
A proposito di famiglia, questo è uno dei suoi temi preferiti. La sua visione è decisamente poco positiva in quanto la vede come il luogo in cui piangere i lutti subiti e il nido da non abbandonare mai. È d’esempio la sfuriata che fece quando una delle sorelle abbandonò il tetto familiare. E mica per andare a funghi, si era sposata poverella, ma a Giovanni non è mica andata giù. Ci ha addirittura scritto qualcosa. Il suo cordone ombelicale non si è mai tagliato, metaforicamente parlando. Per lui la famiglia ha un grande valore, forse fino all’esaurimento. È riuscito a rendere deprimente anche una cosa positiva come la famiglia e gli affetti. Pensate che a causa di questa sua visione non ha mai avuto una vita sentimentale.
Nelle sue opere critica non solo l’abbandono del nucleo familiare ma anche la scienza, sostenendo che non ha portato all’uomo né felicità, né liberazione.  Beh, io non la vedo proprio così: prova a sopravvivere all’influenza senza antibiotico. Ma le sue critiche non si sono certo fermate alla scienza, ha distrutto anche il concetto di storia, anzi potremmo dire che ha sviluppato una fobia per la storia: viveva il futuro con un angoscia tale da fargli prevedere solo disastri e tirannie. Ha criticato anche l’eros, e ne ha avuto timore, tanto da descriverlo nelle poesie con immagini di violenza e sangue. E poi che cosa? Criticare l’amore? La vita? I gatti? Il “mai una gioia” è dietro l’angolo, ma forse in questo caso anche un po’ prima.
Le uniche opere di speranza, o almeno non così deprimenti come il resto dei suoi lavori, sono “Il Gelsomino notturno”, che incredibilmente parla di nozze, scritta per il matrimonio di un amico(dove comunque il binomio vita-morte è sempre presente), e “Il fanciullino” che rappresenta la parte spensierata e non razionale che sta dentro ognuno di noi.
Quindi, ora avete capito di chi sto parlando?
Va bene, ve lo svelerò io, anche se non ve lo meritate. Cosa facevate sui banchi di scuola, dormivate? È Giovanni Pascoli no? Diciamo che mi farebbe piacere se pascolasse anche un po’ altrove e non sempre nei dintorni di casa mia.
Qualcuno prima o poi dovrà parlargli delle fasi del lutto, perché ho la vaga impressione che non sia arrivato alla fine del percorso. Non so come mai ma credo sia fermo alla fase depressiva. Non è però certo un peso che mi voglio prendere, lo lascerò fare a qualcun altro, magari lo proporrò a Gabriele, tanto lui non si fa problemi di nessun tipo.
Aspettate, ho sentito un rumore… Non sarà mica lui? Forse sarà meglio nascondersi da qualche parte…
Zucca 🐾

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