venerdì 5 aprile 2019

Weekend di Carattere - Festa a tema HP




Buongiorno a tutti.
Oggi niente libri da recensire, ci dedicheremo invece a raccontarvi il nostro travaglio durato 3 mesi che ci ha condotto sofferenti e stanchi morti ad una festa a sorpresa. Non una festa qualunque, perché una certa attinenza con i blog e con i libri ci deve essere sempre, infatti il tema di questa festa è Harry Potter. 
Non vi preoccupate, tutto quello che leggerete al riguardo non è completamente frutto della nostra fantasia, o meglio, gli addobbi non lo sono mentre la trama e il filo rosso che conduce il festeggiato dal punto A al punto B sì. Le idee le abbiamo prese da video visti su youtube, altre feste, blog eccetera.
Forse ve lo starete chiedendo, o forse no, ma chi sarà il bambino fortunato che ha ricevuto una festa con annessa caccia al tesoro, o caccia agli Horcrux?
Il fidanzato di Pearl, che ha festeggiato i suoi 30 anni con una caccia al tesoro mascherata.
L’idea è nata ancora nel periodo di Natale, spudoratamente copiata da una festa a sorpresa costruita dal fratello di Pearl per la fidanzata quando ha compiuto 18 anni. In quel caso era stata idea ta una storia gialla, un mistero da risolvere con l’ausilio di bigliettini e il lavoro di squadra. Inizialmente infatti pensavamo di fargli risolvere un mistero, ma poi si è accesa una lampadina: e se il tema non fosse il giallo ma il fantasy? Così è sorto spontaneo nella nostra mente un nome, una vera ossessione per il festeggiato Harry Potter.
Vi lascio scritto l’incipit che anche lui ha letto il giorno della festa:

“I Mangiamorte dopo un lungo periodo di silenzio sono tornati a muoversi. Infatti silenziosamente si sono riorganizzati e sono partiti alla ricerca di un modo per riportare al potere proprio lui, Colui-che-non-deve-essere-nominato.
Si dice che gli Horcrux non siano andati veramente distrutti: Harry Potter infatti non è morto e porta ancora su di sè i segni della magia di Lord Voldemort. La cicatrice è ancora in vista ed è tornata a fare male, dunque, in qualche modo, anche gli altri sei Horcrux sono tornati alle loro sembianze. Nessuno sa però dove siano.”

Con questa premessa è dovuto partire per le 6 tappe previste (perché il primo Horcrux era nella prima tappa) con due cari amici. Nelle tappe ha incontrato altri amici, travestiti più o meno come alcuni personaggi dei libri: nella prima tappa Hermione e Harry, nella seconda Hagrid e Neville, nella terza la professoressa McGranitt (sì noi usiamo i nomi vecchi perché hanno senso e ci siamo affezionati), nella quarta Ginny Weasley, nella quinta Newt Scamander (che è un po’ un outsider ma lo abbiamo preferito a Cedric Diggory), nella sesta Draco Malfoy ed infine Luna Lovegood.
Ognuno di loro lo ha sottoposto ad una prova o ad un indovinello. Superato l’ostacolo gli veniva fornito una strofa in rima che gli indicare quale fosse l’Horcrux successivo è dove poteva trovarlo. Il giro alla fine è durato un paio d’ore e, per la tappa finale era stata noleggiata una stanza decorata ad hoc per l’occasione. C’erano candele volanti, lettere di Hogwarts, cioccorane e bocconi d’oro,  pozioni da bere, uova di drago e ci sarebbe potuta essere molta più roba se Pearl non si fosse dimenticata la metà delle cose ideate inizialmente e se avesse avuto più tempo. Quello che non è stato fatto ve lo racconterò alla fine del post.
Alla fine del percorso ha dovuto attraversare il famosissimo muro del binario 9 e ¾ per ottenere la sua ricompensa ovvero  essere ammesso e studiare ad Hogwarts. Cena, consegna dei regali, torta e caffè. Insomma una serata abbastanza tranquilla, in 25 persone, tra amici vari, suoi e in comune.
Le candele della sala comune le abbiamo create con i rotoli finiti di carta igienica, la colla a caldo per creare la cera che cola, ed il tutto è stato poi tinto di bianco con lo spray acrilico. Per fare invece la fiammella, onde evitare di dare fuoco a tutta la stanza, abbiamo optato per delle candeline a batteria, tipo quelle che si mettono nei cimiteri, ma detta così effettivamente suona male. Piccoli lumini che simulano anche il movimento della fiamma. Per farli stare all’interno del rotolo abbiamo sapientemente, o poveramente, questi sono punti di vista, usato ago e filo bianco, creando una rete che permettesse di mantenere l’oggetto in alto.
Le lettere sono state stampate e piegate, semplicemente. Tutto ciò è stato poi appeso con del filo da pesca.
Il muro di mattoni era un semplice lenzuolo su cui sono stati disegnati con l’ausilio di una spugna e tanto, tanto colore, i vari mattoni.
Le cioccorane sono state create con un apposito stampo, sciogliendo del cioccolato e facendolo riaddensare nella forma giusta. Insieme allo stampo c’erano 8 fogli di cartone da tagliare e piegare in modo da creare la scatola, ma già ne avevamo stampati 20 di quelli che avevamo trovato direttamente su Google. Hanno comunque fatto la loro figura!
I boccini d’oro erano dei semplici Ferrero Rocher con le alette bianche e le uova di Dorsorugoso erano uova di cioccolato di quelle che si trovano soprattutto nel periodo pasquale.
Dei travestimenti per i vari personaggi abbiamo fatto un po’ da autodidatti, quello che si trovava, e ognuno ha pensato al suo, senza troppa organizzazione, ma degna di nota è sicuramente la valigia di Newt Scamander.
Delle idee che invece non siamo riusciti a realizzare ci sono: il pensatoio, ovvero una bevanda blu, con dentro il ghiaccio secco che crea l’effetto fumo e una lampada sotto la brocca per renderlo luminoso. Alla fine il ghiaccio secco era difficile da reperire ed era abbastanza instabile, nel senso che è pur sempre anidride carbonica allo stato solido e sono pericolose da maneggiare e da inalare.
I giochi come il quidditch pong che consiste nel classico beer pong con l’aggiunta dei tre anelli tipici dello sport magico in centro al tavolo; se la pallina entra nel cerchio e poi nel bicchiere l’avversario deve bere, altrimenti i battitore della squadra avversaria possono intercettare e deviare il tiro. Oppure la lotta ai dissennatori, ovvero dei palloncini neri da far scoppiare con le freccette che vanno lanciate al grido di Expecto Patronum.
Ci sarebbe inoltre piaciuto portare il computer con le casse per far partire la colonna sonora di Harry Potter, il tema di Hedwige ma ovviamente la memoria non è il nostro punto forte e quindi ci siamo arrangiati con il cellulare. L’intenzione c’era, ma il festeggiato e coloro che erano con lui dietro il muro del binario 9 e ¾ non hanno sentito nulla. Ci accontentiamo.
Tra l’altro adesso, mentre sto scrivendo questo post, alla conclusione, mi sono accorta di aver parlato di me stessa in terza persona per tutto il tempo. Ecco a cosa portano tre mesi di organizzazione, di segreti, di complotti e ansie: all’esaurimento nervoso e alla follia.
Ma fingiamo che sia tutto a posto.
Vi lascio qualche foto per farvi un’idea e se farete una festa a tema taggateci, mostrateci il vostro talento che è sicuramente superiore al nostro e ispirateci per un eventuale altra festa, che questa volta organizzerà Liù perché io ho già dato.
Buon weekend a tutti!
-Pearl














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