venerdì 29 marzo 2019

Poesia - Il cuore delle stelle


Non so se la sezione poesia sia quella giusta per queste poche pagine che andrò a recensire, ma sicuramente Francesca Genti è una poetessa dalla testa ai piedi e di conseguenza, la sua opera “Il cuore delle stelle. Aggiornatissimo catalogo dei maghi”, la inserirò in questa sezione.
È da un po’ di tempo che rifletto sul ruolo della poesia nelle nostre letture. Devo ammettere che io non ne ho mai letta molta eccetto quella inserita nei programmi scolastici. Trovo la cosa veramente deprimente, dal momento che non ho niente contro la poesia, ma anzi penso che sia una delle più importanti forme letterarie che abbiamo nel mondo delle parole.
Nonostante la poca dimestichezza, a scuola mi affascinavano molto alcune delle strofe che andavamo ad analizzare. Leopardi, ad esempio, non si tocca. Questo è fuori discussione. Aggiungiamoci anche i maestri francesi, come Baudelaire e Hugo, per non parlare dei miei amati sonetti Shakespeariani. All’interno dei muri scolastici ho creato il mio bel bottino poetico, ma nel tempo libero ho sempre dedicato poco spazio alla lettura della poesia.
Poi capita che salta fuori una poesia dal nulla e ne rimanga affascinata senza possibilità di risoluzione. Questo, per lo meno, è ciò che mi è capitato quando ho conosciuto i versi di Francesca Genti.

e se mischio il sole e il tuorlo d’uovo
e il pompelmo e li bevo la mattina
cresco bella come una mimosa
gialla e grandissima come la Cina.

Non avevo mai amato il giallo prima, ma come si fa a non amarlo dopo aver letto questo?
È sorprendente quanto poco le scuole siano aggiornate sull’argomento. Non dobbiamo dimenticare i classici, certo, ma spesso e volentieri questo ancoraggio al passato diventa un assurdo ed insensato motivo per baypassare completamente il contemporaneo e questo, per quanto mi riguarda, è da considerarsi un grave errore. Tanto più se si parla di poesia, che io considero la forma prediletta per i ragazzi.
Niente mi toglierà dalla testa che l’adolescenza va perfettamente a braccetto con la poesia.
La poesia è immediata, veloce, ritmica; quella fatta bene è anche capace di rendersi più autentica di qualsiasi mattone da ottocento pagine e non ha bisogno di seguire un filo logico per essere capita, la poesia può snocciolarsi benissimo a suon di metafore per tutta la sua lunghezza. Come una bella canzone che per cinque minuti da un senso al tuo piccolo e ancora acerbo mondo, anche la poesia può dare un benessere immediato e di buona qualità, aiuta a crescere e in alcuni casi è anche in grado di salvare la vita.
La poesia è fatta per i giovani e i giovani hanno bisogno di essa. Molti di loro sono amanti della poesia e nemmeno lo sanno, perché la scuola in cui vanno non è all’altezza dei loro intelletti. Scusate la micro-polemica, ma la poesia contemporanea è davvero bistrattata nelle scuole e qualcuno la dovrà pur difendere a spada tratta! No, nemmeno oggi riceveremo il consenso dei palazzi di potere, ma pazienza.
Io, Francesca Genti, ce la vedrei più che bene nei libri di scuola, in perfetta sintonia tra una visione moderna del mondo e la sua delicatezza, semplice e rassicurante, come le vecchie, buone e sane ricette di famiglia, delle quali non ti stancheresti mai. Si inserisce nella vita di tutti i giorni, nella tua colazione, nella pausa caffè in ufficio: caffè e sigaretta? Caffè e poesia? Si, grazie.
Crea quello scenario pieno zeppo di emozioni umane che tutti abbiamo provato; uno scenario che non ha bisogno di puntare alla luna per essere speciale, ma gli basta soffermarsi sulle cose che abbiamo costantemente sotto il naso e che improvvisamente diventano protagoniste.

ILLUMINAZIONE DAVANTI AL BANCO DEI SURGELATI
anche la sofferenza
ha la sua data di scadenza.

Ora, io non vorrei perdere troppo tempo parlando dell’autrice senza soffermarmi sulla singola opera, ma purtroppo devo ammetterlo: a me, “Il cuore delle stelle”, non è piaciuto. Ebbene si! Avrei preferito mentire spudoratamente che guardare in faccia l’amara verità. Ma l’amara verità mi si è ripresentata più e più volte e non ho potuto ignorarla. “Il cuore delle stelle” ha completamente toppato ogni mia aspettativa. Non sono poesie, bensì un vero e proprio catalogo, come suggerisce lo stesso titolo. Quindi o sono cretina io ad essermi aspettata delle poesie, il che è altamente probabile, oppure quando vi è scritto “catalogo” sulla copertina di un’autrice che è in primo luogo un’ottima poetessa contemporanea, c’è qualcosa che non quadra.
Sarà che ho sbagliato io, sarà che ha sbagliato la Genti, poco importa perché ormai il danno era bello che fatto. Ho comprato questo libricino ad occhi chiusi ed è andata a finire che non l’ho capito. Non ero preparata a questa lista di maghi eccentrici, un po’ pacchiani e sopra le righe che con gran facilità hanno riempito sessanta pagine con la presentazione della loro persona e con i loro riti.
Non cambio la mia opinione su Francesca Genti, sia chiaro, semplicemente ho pescato male dalla lista e mi ci sono approcciata in modo altrettanto sbagliato.
Continuerò a considerare l’autrice come una voce meritevole nel panorama letterario milanese attuale e probabilmente, con un po’ di buona volontà, riprenderò in mano “Il cuore delle stelle” e cercherò di capire dove sbagliamo entrambi. Forse io e lui andremo in terapia, chissà.
Nonostante ciò io, la Genti, ve la consiglio eccome! Anzi, se conoscete altre sue opere consigliate pure e ditemi cosa ne pensate voi!
Vi ringrazio anticipatamente e vi auguro un buon week end.
Alla prossima, lettori!
-Liù

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