lunedì 16 luglio 2018

Zitti tutti, parla Zucca - L'eccesso




Miao a tutti!
Oggi è di nuovo lunedì. È lunedì…
È lunedì, vero?
Scusate ma questo weekend ho visto degli amici che non vedevo da un po’. Degli scorribande, che vanno e vengono vagabondando qua e là e non si può mai sapere quando arriverà il momento della loro visita. Ma soprattutto quando saranno tutti insieme nello stesso posto e allo stesso momento. In vista di questa grande rimpatriata mi hanno portato anche dell’erba gatta e ho fatto uno strappo alla regola. Alla fine ho anche esagerato ma…

Beh cosa avete da guardarmi così? Cosa siete, tutti santi? Nessuno di voi ha mai fatto qualcosa di stupido solo perché in quel momento gli andava, o era frustrato, arrabbiato, felice o altro?
Con quelle vostre brutte e deformi facce giudicanti. Essere un po’ alticci o un po’ fumati non è mica un reato. Che poi se sapeste quanta della gente che ammirate fa lo stesso in continuazione o addirittura fa ancora peggio. Per esempio i miei tre amici: Wilde, Fitzgerald e Bukowski.
Sapete chi sono o anche da fumato sono più sveglio di voi?
Se li conoscete almeno un po’ saprete che l’elemento che li accomuna è l’eccesso. L’uomo, infatti, nel corso della sua storia ha sempre avuto la tentazione di andare sopra le righe, di infrangere le regole e l’ordine costituito. Questi sono tre uomini, tre autori di tre generazioni che si susseguono una dietro l’altra e che per questo hanno vissuto contesti storici differenti, ma alla fine, in qualche modo, tutti sono giunti alle stesse conclusioni sulla propria vita, sulla società e sull’essere umano.
Quello della distruzione è un istinto umano, esattamente come il desiderio di creare. Sono due opposti e l’uomo si lascia dominare a volte dall’uno e a volte dall’altro. Alcuni uomini però si lasciano andare ed eccedono, sbilanciandosi completamente verso uno solo dei due lati o scorrendo avanti ed indietro.
Questi impulsi umani, nella letteratura, sono testimoniati già dagli scritti dei greci, che ammonivano severamente le voci fuori dal coro, additandole come ostacoli al bene e agli interessi della società, che per loro era più importante del singolo. Il teatro in Grecia aveva lo scopo di esorcizzare l’impulso individualista. Tra quelli che di voi hanno studiato filosofia, risuoneranno un paio di concetti: ricordate i principi dionisiaco e apollineo? Ecco. Teneteli bene a mente.
Cos’è che porta un uomo a concedersi totalmente allo spirito dionisiaco che è dentro di noi? Tra le motivazioni sicuramente le esperienze di vita hanno influito molto. Prendete questi tre scrittori. Wilde da omosessuale non avrà certo conquistato molti favori nella società della sua epoca; Fitzgerald avrà sicuramente sentito il peso della malattia mentale della moglie e Bukowski sarà stato influenzato dalla sua infanzia difficile.
Anche le correnti letterarie, culturali ed artistiche cui sono appartenuti e che in larga parte hanno contribuito a costruire avranno fatto la differenza sul resto del mondo: lo spirito decadentista annebbiato dai fumi dell’alcol e dell’oppio che percepì Oscar, l’età del Jazz e i ruggenti anni ’20 di cui Fitzgerald divenne simbolo, la Beat Generation, il realismo sporco, il perbenismo americano che causò in Charles sentimenti di rigetto.
Ma non per questo si sono sentiti investiti di una tale responsabilità ed hanno continuato nei loro eccessi. Anzi, proprio per questi sono riusciti a giungere dove sono arrivati e ancora oggi si parla di loro. Potranno aver fatto cose bizzarre, come Oscar che se ne è andato a spasso con un serpente attorno al collo, o come Scotty che ha sperperato un sacco di denaro per dare grandissime feste, o ancora Charlie che ha avuto tante di quelle esperienze sessuali che non possiamo stare ad elencarle tutte.
Tutti hanno avuto a che fare con l’alcol, anzi direi con fiumi e laghi di alcol. Ma quante risate ci siamo fatti e quante ce ne facciamo tutte le volte che ci ritroviamo.
Insomma, non ricordo dove volevo arrivare con tutto questo discorso, ma so dove voglio arrivare adesso: a non avere più questo cerchio alla testa e quindi me ne andrò a dormire in un angolo. E se il cane si azzarda ad abbaiare anche solo una volta, dalle minacce si passerà ai fatti.
Zucca🐾

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