lunedì 30 luglio 2018

Zitti tutti, parla Zucca! - Il narcisismo



Miao a tutti.
Se ve lo state chiedendo, oggi sto meglio. Dopo i bagordi raccontati nell’ultimo post finalmente mi sono ripreso. Vi ricordate chi era passato a trovarmi? Ecco, questa settimana è passato il loro corrispettivo italiano: il Vate. Infatti anche lui ha trattato e vissuto l’eccesso.

Devo dire che questa visita mi ha fatto meno piacere di quella precedente e se sapete di chi sto parlando saprete anche il perché. Lui arriva qui con la sua supponenza, fingendo indifferenza in merito al fatto che la scorsa volta non è stato invitato, ma in realtà gli rode.

Il nostro club esclusivo, e con nostro intendo mio, di Oscar, Charles e Francis, non ha ancora accettato la sua richiesta, che è ancora in lavorazione. In realtà ci sta salendo su per una gamba a tutti e quattro. E poi diciamocelo: le scorte di erba gatta finirebbero molto prima del previsto e noi non vogliamo che l’erba gatta finisca. Assolutamente.
Se proprio devo essere sincero è proprio la persona nella sua interezza a non andarmi particolarmente a genio. È convinto di essere un Dio, ma figurarsi. Autoproclamarsi una divinità non è sintomo di sanità mentale. Non è stato in grado di diventare superuomo, figuriamoci Dio.
Anche Gabry ha condotto una vita piena di eccessi, espressi nelle sue opere attraverso l’esaltazione della bellezza, del potere e del sesso. Insomma, tutto questo vivere sopra le righe deve avergli fritto qualcosa nel cervello, autoconvincendolo di essere il miglior essere umano mai esistito e che mai esisterà sulla faccia della terra.
Cambia spesso opinioni, sia in ambito letterario che politico, ma in realtà si schiera solo dalla parte di chi sta avendo la meglio. Questo perché non ha il coraggio, come per esempio lo ha avuto Charles, di stare dalla parte meno conveniente per sé.
Certo, ha sicuramente avuto delle grandi capacità dialettiche e poetiche, visto che è stato in grado di copiare qualsiasi grande poeta italiano, ma allo stesso tempo di reinventarlo in modo originale.
Le sue prime poesie, ad esempio, sono di ispirazione carducciana e proprio per questo si rifanno a sentimenti di patriottismo e glorie italiane. A Verga si ispira per le sue novelle, ambientate a Pescara, dov’è nato e con “Il piacere” richiama anche il decadentismo di Baudelaire e Wilde.
Tuttavia questo suo successo avuto in vita, lo rende particolarmente esaltato da fantasma… O forse non è stata colpa della morte ed era proprio così scassapalle anche da vivo. Io non c’ero ma forse potremmo carpire qualche informazione al riguardo cercando e investigando tra i suoi coetanei, o almeno coloro che lo hanno conosciuto dal vivo.
A parte rovinare famiglie seducendo madri e figlie contemporaneamente, avere approcci sessuali con qualsiasi cosa si muova nel pineto e fingere di andare all’università mentre invece si abbandonava ai piaceri e alle distrazioni della nobiltà romana, non saprei che altro dirvi di rilevante in merito. Forse perché semplicemente non c’è nient’altro da dire.
Sul serio, potrebbe essere un ottima cavia per analizzare il disturbo narcisistico di personalità. Sapete che sono il gatto di una umana con una laurea in Psicologia, e quindi mi è passato sotto mano diverse volte il DSM, avete presente? Il Manuale Diagnostico Psicodinamico, che contiene le caratteristiche di tutti i disturbi riconosciuti fino ad oggi. Ora vi elencherò le caratteristiche del disturbo narcisistico di personalità e provate voi a trarre le conclusioni:
Questo disturbo è caratterizzato da un pattern pervasivo di grandiosità, necessità di ammirazione e mancanza di empatia e richiede la presenza di almeno cinque dei seguenti criteri:
- Ha un senso grandioso di importanza;
- È assorbito da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza e amore ideale;
- Crede di essere speciale ed unico, di poter essere capito o di frequentare solo persone speciali o di classe sociale elevata;
- Richiede eccessiva ammirazione;
- Ha un senso di diritto e si aspetta di ricevere trattamenti di favore;
- Sfrutta i rapporti interpersonali e approfitta degli altri per i propri scopi; 
- Manca di empatia;
- È invidioso degli altri o crede che gli altri lo invidino;
- Mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti e presuntuosi.
Ora, non so voi, ma io vedo parecchi di questi aspetti nel personaggio del Gabry, e non mi piacciono affatto. Certamente il fatto di avere più di cinque sintomi è quello che rende un disturbo tale, ma rispondere a tutti questi aspetti significa avere un grandissimo disturbo…
Certo questo DSM è stato scritto dagli umani per gli umani, quindi noi gatti non centriamo nulla. Non è applicabile a noi felini, per questo tutti quelli che tra voi hanno assunto quello sguardo e quell’aria da: “senti chi parla” possono anche tagliare corto. Pensate a voi stessi.
E adesso basta. Le umane hanno detto che abbiamo bisogno di una vacanza. Come se facessero chissà che cosa. Certo, lavorano solo loro. Beh mi prenderò una pausa e se mi tornerà voglia di rendervi più edotti e acculturati, ci rivedremo a settembre.
Zucca 🐾

Nessun commento:

Posta un commento