lunedì 22 ottobre 2018

Zitti tutti, parla Zucca! - I cinque autori russi da leggere prima di andare in Russia



Miao a tutti.
Nello scorso post, che mi auguro voi abbiate letto e se non è così correte a farlo immediatamente. Io aspetto.







Ok, adesso che siete tornati e che sapete quali temi io abbia toccato, posso dirvi una cosa che mia ha turbato nei giorni scorsi. Non vorrei avervi dato l’impressione di essere un simpatizzante degli Stati Uniti. Sia chiaro che vi odio tutti, però vi ho trovato cinque ragioni per cui i gatti non hanno ancora attaccato (e distrutto) gli Stati Uniti. Ora, mi sembra giusto darvi altrettante cinque ragioni per non disprezzare del tutto la Russia, la loro storica rivale.

1- Vladimir Nabokov.
Dovete pronunciarlo come se aveste un uovo in piena bocca.
Detto ciò passiamo a dire le cose meno importanti di questo scrittore nato a San Pietroburgo, da una nobile famiglia russa e naturalizzato statunitense. In pratica lo scrittore meno filosovietico di questa lista, ma di certo un autore di cui tenere ferventemente conto.
Le sue tematiche principali sono: l’ossessione del sesso, di cui il suo romanzo più famoso “Lolita” ne è un esempio lampante, la frammentazione sociale e la distopia.
Grande autore e saggista da aggiungere alla propria cultura letteraria personale, indipendente dal vostro prossimo viaggio programmato in Madre Russia;


2- Fёdor Dostoevskij.
Da pronunciarsi in modalità “stitica”.
Questo scrittore, tra i più famosi nel panorama letterario russo, proprio come un Proust o un Joyce dell’est, si è dedicato alle dinamiche dell’inconscio e all’autoanalisi. Oltre a questo ha analizzato le situazioni umane spinte all’eccesso e all’estremo e i paesaggi urbani degradati.
Dai suoi studi e soprattutto dalla sua penna esistenzialista si sono generati capolavori conosciuti in tutto il mondo come “Delitto e castigo”, “L’idiota”, “I fratelli Karamazov”, “Memorie dal sottosuolo” e tantissimi altri. Anche in questo caso, sarebbe arricchente leggere almeno uno dei suoi lavori a prescindere da un imminente viaggio in Russia. Tuttavia, un consiglio spassionato: non leggetelo come fanno tutti quei finti intellettuali (e non) che per fare i fighi dicono di averlo letto e poi non ci capiscono una mazza;

3- Lev Tolstoj.
Se avete delle palle di pelo in gola di cui liberarvi, basta pronunciare questo nome nel modo giusto e il gioco è fatto.
Come ha detto X : “Esistono due tipi di persone. Quelli che hanno letto “Guerra e Pace” e quelli che non l’hanno letta.”.
Non poteva mancare nella lista Tolstoj. Oltre ad essere il più famoso scrittore russo è ancora un vero e proprio simbolo del suo paese e del suo tempo. Ma nonostante ciò si è anche consegnato alla storia come profondamente innovativo, se non addirittura vicino all’idea della “non violenza”;

4- Nikolaj Gogol’.
Scritto facile, pronunciato difficile. Circa come quando cercate di parlare mentre state bevendo. L’effetto è di un gargarismo breve.
Paradosso, grottesco e psicanalisi. Questi alcuni degli argomenti che Gogol’ riesce a trattare con ilarità anche nei passi più drammatici delle sue opere.
“Il cappotto” e “Il naso” sono fra i suoi racconti più famosi, entrambi riuniti nei “Racconti di Pietroburgo”, ma essendo stato un autore profondamente prolifico avete l’imbarazzo della scelta e potete ficcare in valigia ciò che più vi ispira per essere letto direttamente sotto il Cremlino, o in mezzo alla steppa.

5- Michail Bulgakov.
Io qui mi arrendo, la pronuncia è indescrivibile.
Questo è l’unico autore ad essere stato recensito in questo blog. Mi vergogno di farne parte.
Ma “Il maestro e Margherita” è assolutamente da leggere, soprattutto se avrete poi la possibilità di vedere la capitale Russa per immaginarvi ciò che Bulgakov ha raccontato, con magia e anche con un’importante dose di inquietudine. Anche solo per il gatto parlante, fedele amico di Satana, non dovete assolutamente perdervi questo capolavoro.
Ecco quindi la mia personale lista degli autori russi da leggere assolutamente, anche in questo caso ce ne sarebbero molti altri da citare ma ci limitiamo per non sproloquiare a lungo. Non ne ho alcuna voglia.
Quindi mi scuserete ma ho ben altre cose da fare, cose che voi inetti non potreste affatto capire. Perché perdere tempo a spiegarvele?
Zucca 🐾cappottol

Nessun commento:

Posta un commento