lunedì 1 gennaio 2018

Zitti tutti, parla Zucca!


Miao a tutti.
Ebbene sì, sono sicuro che tutti voi ormai sapete chi io sia, d’altronde quell’umana, che forse voi conoscete come Pearl, ha un debole per me. E chi non lo avrebbe?
Comunque posso presentarmi per la parte di cerebrolesi che legge questo blog e ancora non ha alcun indizio sulla mia identità: sono Zucca, il bellissimo e intelligentissimo gatto nero di Pearl.
Finalmente anche io posso dire la mia su questo inutile spazio virtuale che le due umane hanno creato. È giunta l’ora di parlare di qualcosa di intelligente, di portare dei contenuti seri e profondi, cosa che ovviamente fino ad ora scarseggia. Altro che Egizi, quella sì che era cultura! Ma non temete, voi giovani menti intellettuali che state leggendo, mi occuperò della faccenda personalmente.
Lasciate perdere i giochetti e i discorsi di internet creati per attirare i consensi, in questi miei interventi vi parlerò della cruda realtà, di come e quanto la vita faccia male, della tragicità dell’esistenza.
Non badate a chi, come quelle povere mente”g”atte di Liù e Pearl, passa le settimane di festività natalizie a pubblicare post buonisti e pieni di sentimenti positivi. Questo è solo fumo negli occhi, creato apposta per alimentare quell’enorme droga chiamata consumismo. Lasciate che vi dica due parole sul Natale. Cosa c’è di bello in esso?
Le abbuffate con i parenti? Sono noiosi. Avevo una zia siamese che l’ultimo Natale passato insieme voleva sapere della fidanzatina. Ora sapete perché è stato l’ultimo. Per lei.
Le luci di Natale? Sono ottime solo se vi divertite ad avere attacchi epilettici a profusione, ma fate pure. Io preferisco starmene al buio.
I regali? Tutti inutili o sbagliati, fatti da persone che non vi conoscono minimamente ma che si ostinano a farlo perché vogliono credere nella loro stessa fallace bontà. Mai sentito parlare della Profezia che si autoavvera? E poi file infinite alle casse per comprare un paio di mutande che tanto saranno della taglia sbagliata, gomitate con le vecchie per accaparrarsi l’ultimo paio di calzini con le renne che non verranno mai indossate da nessuno.
La neve? Solo se vivete in Canada o al Polo Nord. In Italia non c’è mai.
La gente che si riunisce in Chiesa? Non si aiutano nemmeno tra vicini di casa.
No, cari adepti, non c’è nulla di magico nel Natale, solo un sacco di sciocchezze. Per quanto voi crediate di essere buoni in realtà limitate questa bontà esclusivamente al Natale, e nulla cambia nel mondo. Vi ritroverete l’anno prossimo a ripetere le stesse cose, le stesse promesse che non verranno mantenute. Me lo disse anche Dickens stesso: “Caro Zucca, la mia opera sarà anche apprezzata in tutto il mondo, ma i poveri rimangono poveri e senza aiuto mentre i più ricchi sono sempre più avari!”
Il fatto che io abbia parlato con Dickens non deve confondervi, non sono mica così vecchio. Sapete che i gatti, nella cultura popolare, o come mi piace definirla “immensa ignoranza popolare”, erano associati alle streghe e alla stregoneria? Ecco, tutte castronerie ovviamente, però i gatti hanno davvero qualcosa di magico, altro che Natale. Noi possiamo vedere chi è morto.
Per quanto mi riguarda, sono di una classe sociale elevata e mi limito a dedicare il mio prezioso tempo solo a chi nella sua vita si è acculturato e ha avuto un ruolo nella trasmissione della cultura. Come esseri umani vi salvate solo grazie a loro, altrimenti potevate pure estinguervi anni orsono.
Come essere superiore dunque, e grazie al mio buon cuore, mi assumo questo onere di trasmettere cultura e diffondere un po’ di sale in Zucca anche a voi, so che ne avete bisogno. Non ringraziatemi, odio i sentimentalismi sterili. Piuttosto pagate con cibo. Tra i miei numerosi impegni ho trovato un buco il lunedì. Non tutti però, uno sì e uno no, e mi sembra di essere stato molto generoso.
Tenetevi pronti e prendete appunti che non mi ripeterò.
Zucca🐾


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